TREZZI E LA CONFCOMMERCIO
“SMAGNETIZZATA DALLA REALTÀ”

Come non dar ragione al direttore di Confcommercio Lecco, Alberto Riva, che con veemenza si dice contrario, all’obbligo (farlocco) di accettare da parte dei commercianti (e artigiani e professionisti) i pagamenti dei clienti tramite il POS a partire da giovedì.

Non era preparato. Da restare quasi smagnetizzato davanti a cotanta decisione governativa.
In fondo questo obbligo era solo stato sancito dal DL n. 179 del 2012 art. 15.
Già, solo 10 anni fa e sempre rinviato e comunque mai sanzionata l’inadempienza.

Accolta da paure, da accuse di comunismo, da invettive ma anche robuste alzate di spalle e sghignazzi, grazie appunto all’assenza di sanzioni, ecco che oggi dopo 10 anni di privilegi, il direttore Riva, si inalbera per una misura di civiltà e soprattutto poco preoccupante, nel concreto, per esercenti e professionisti che, onestamente, sono in regola da anni. 

Ci sono decine di miliardi di euro di evasione dell’Iva all’anno, anche imputabili al settore del commercio e Confcommercio ha paura per i suoi affari di dover fare, ogni tanto, forse, una strisciata di carta di credito nel Pos.
Se il cliente glielo chiede, non ogni volta. Se glielo chiede

Lui, il Riva, questo lo sa, eccome se lo sa, ma vuole distrarci, farci credere che adesso chiuderanno negozi: dove non è arrivato il Covid, e la guerra, arriverà il Pin di un bancomat a piegare la resistenza di una classe imprenditoriale che evidentemente teme più il registratore di cassa che la spesa online

Riva parla delle Commissioni sulle transazioni del Pos, spesso sotto 1%, come se fossero pistole alla tempia, quando loro han applicata anche rincari a doppia cifra.
Suvvia per anni han avuto crediti di imposta, restituzioni nei fatti, del 100% e ora comunque resteranno del 30%.
Un po’ di stile.

Chieda se il Governo ha scontato ai cittadini le commissioni dei bonifici, le spese del conto, gli aumenti di bollette, affitti, cibo, libri di scuola.

Qualcuno lo dica al Direttore Riva, che le sanzioni per il mancato utilizzo saranno difficilmente attuabili. Potranno esserci, infatti, soltanto a seguito della denuncia del cliente al quale è stato rifiutato il pagamento tramite pos.E chissà mai chi lo farà.

Siamo, dopo 10 anni di privilegi, più al chiagne e fotte che all’attentato alla libertà di impresa, qualcuno lo dica al Direttore Riva di far almeno finta di essere favorevole a un piccolo strumento, a salve, di giustizia e servizio a cliente e cittadini.

Paolo Trezzi