VOLLEY/PER GIULIA BARTESAGHI
UNA CHANCE A OFFANENGO
NEOPROMOSSA IN SERIE A2

OFFANENGO (CR) – Offanengo e la serie A2 come trampolino di lancio, si spera definitivo, per emergere nel volley che conta. Questo è l’obiettivo sui cui si focalizza la 24enne schiacciatrice nata a Lecco e residente a Pusiano Giulia Bartesaghi.

Molte casacche vestite, nonostante la giovane età, dopo gli inizi nella compagine CSI a Pusiano. Tutte di un certo spessore anche se, come ammette la stessa ragazza, mai con i galloni della titolarità: “È vero per una serie di motivazioni non sono mai riuscita a guadagnarmi un sostanzioso minutaggio durante le partite, ecco diciamo che nella stagione 22/23 almeno in partenza dovrei avere la chance per dimostrare il mio valore, logico ho ancora molto da migliorare ma potrò farlo solo dando il massimo negli allenamenti e durante la partita”.

Bartesaghi, prima di inoltrarci nelle pieghe del campionato di A2 che partirà il prossimo 23 ottobre, andiamo a scoprire i suoi primi passi nel volley?
Iniziai credo intorno ai dieci anni, spinta dai miei genitori, papà Giuseppe ma soprattutto da mamma Daniela, che ai tempi del Csi a Pusiano era il vice allenatore. Devo dire che insistettero molto, io all’inizio non ne volevo sapere ero più attratta dall’ippica e dal nuoto ma in seguito cambiai idea”.

Fu una fortuna considerati i risultati raggiunti…
Sì è vero, ringrazio mamma e l’allenatore Enzo Forni (Ndr, ora scomparso). Ho ancora molto da imparare ma essere arrivata in A1 ritengo sia comunque una bella soddisfazione”.

Giulia, a soli 14 anni il debutto in B1 nel Club Italia a Milano.
Sì ma prima giocai nell’Under 13 a Pontelambro e a Cislago in serie D a livello regionale, in effetti l’inizio fu davvero buono”.

Poi seguirono le tappe a Novara in B1, Caserta A2, Legnano e Brescia A1 con le lombarde conquistasti anche la Coppa Italia di A2, Baronissi A2, Talmasson Udine, ancora Brescia e ora Offanengo, sempre nella seconda serie nazionale. Tante le maglie indossate e i luoghi visitati, che sia arrivata l’ora di mettere le radici?
Me lo auguro. A Offanengo ho trovato una società molto organizzata che intende fare le cose per bene. Un ambiente sano dove mi stanno dando fiducia e puntano su di me, ora devo solo lavorare sodo per non deludere me stessa e la società. Le condizioni per ben figurare esistono”.

L’Offanengo, al primo anno in assoluto di serie A2, è costretto a volare basso?
Direi di sì, noi vogliamo restare in categoria e non sarà facile ma abbiamo i mezzi per farlo. Però se dovessimo ottenere con un certo anticipo la salvezza, allora ci sarà da divertirsi”.

Bartesaghi, diceva della Picco Lecco.
Esatto, per tre anni di fila andai a dare una mano in palestra per ampliare il numero delle giocatrici”.

Nessun abboccamento per un eventuale ingaggio?.
No, non se ne è mai discusso anche perché avevamo diverse vedute. Se un domani sposerei la causa Lecco? Non so, credo sia difficile, certo nella vita mai dire mai tuttavia ora penso a fare bene a Offanengo, restare lì per qualche campionato e in seguito se ce ne fosse l’opportunità mi piacerebbe maturare un’esperienza all’estero”.

Lei a Novara ha avuto l’onore di giocare con Sara Anzanello, un’esperienza di vita importante?
Assolutamente sì, rammento che lei arrivava dalla malattia e ripartiva con noi giovani dalla B1. Una donna e una campionessa dai grandissimi valori e personalità, sempre alla mano disponibile nonostante i suoi problemi. Peccato che la sorte se la sia portata via a soli 38 anni”.

Il suo modello da seguire nel volley?
Senza dubbio Antonella Del Core a suo tempo, vincitrice delle massime competizioni internazionali al pari dell’Anzanello”.

Esordio per voi in campionato in trasferta nel derby cremonese con l’Esperia, a confronto due neopromosse. Serve muovere quindi da subito la classifica.
Giusta considerazione, sulla carta uno scontro salvezza che vale il doppio. Daremo il massimo per portarlo a casa anche perché iniziare bene rende anche sotto l’aspetto puramente emotivo”.

Alessandro Montanelli