AGGREGAZIONE STRATEGICA PARTECIPATE, IL PROGETTO DEI CIVICI

LECCO – È stata presentata, presso il salone della Casa della Carità di via San Nicolò, la proposta di “Aggregazione strategica di gruppo” delle partecipate, a cura di un gruppo di amministratori comunali civici di Comuni soci ed affidanti di Lario Reti Holding e Silea.

A condurre l’incontro il sindaco di Imbersago Fabio Vergani, il sindaco di Castello Brianza Aldo Riva e l’assessore ed ex sindaco di Valmadrera Antonio Rusconi. Presenti il sindaco di Valmadrera Cesare Colombo, il primo cittadino di Garlate Beppe Conti, Stefano Motta, sindaco di Calco, il borgomastro di Oliveto Lario Federico Gramatica, Mauro Artusi, sindaco di Primaluna, l’ex primo cittadino di Costa Masnaga Umberto Bonacina, il consigliere comunale lecchese Andrea Frigerio e, collegato in videoconferenza, il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni.

La presentazione è stata introdotta da alcune parole chiave riferite ai servizi ed al possibile sviluppo delle società partecipate, parole che “da sole rappresentano un programma”: rafforzare – partecipate – acqua e rifiuti – qualità – sinergia – migliorare valore aggiunto – territorio – visione – politica tariffaria – gruppo.

Per gli organizzatori, “bisogna essere consapevoli che acqua e rifiuti sono due servizi essenziali che se ben gestiti possono diventare un valore aggiunto per il territorio.
Le partecipate Lario Reti Holding e Silea sono già, per diversi aspetti, delle best-pratics riconosciute. Entrambe svolgono un servizio importantissimo per Cittadini, imprese e per i Comuni, sono impegnate a sviluppare importanti ed impegnativi programmi d’investimento e a perseguire l’equilibrio fra tre importanti aspetti: la sostenibilità ambientale, la sostenibilità sociale e la sostenibilità economica“.

La proposta in sintesi dei civici è composta da quattro punti:

  1. Rilasciare, da parte dei Comuni in occasione del rinnovo degli organismi di governance delle società pubbliche, un indirizzo strategico di mandato per l’affidamento (ad organismo esterno specializzato) di un incarico per la redazione dello “Studio di fattibilità tecnica, giuridica, fiscale, gestionale” per una proposta di “aggregazione sinergia di gruppo” fra le partecipate che gestiscono due importanti servizi pubblici, compresa la valutazione di aggiungere altri servizi per il gruppo, per il territorio e per i Comuni.
  2. Creare un gruppo di lavoro per seguire il predetto iter
  3. Selezionare candidati con specifiche caratteristiche (competenza, disponibilità, passione per la cosa pubblica, professionalità) per il rinnovo degli organismi collegiali (Presidenza, Cda, Comitati di controllo analogo)
  4. Promuovere un dibattito aperto e costruttivo fra i sindaci, per una visione strategica

La proposta, secondo i formulatori, tiene conto delle diverse variabili del contesto attuale: nella tarda primavera, infatti, i Comuni saranno chiamati per il periodico rinnovo delle cariche, ad eleggere gli organismi collegiali che gestiranno le due società pubbliche nei prossimi tre anni (i Consigli di Amministrazione, i Comitati d’indirizzo e controllo analogo).

Lario Reti e Silea, inoltre, “sono similari: gli azionisti sono i Comuni, operano entrambe sullo stesso territorio, entrambe forniscono un servizio pubblico a cittadini e imprese, hanno Arera come ente regolatore di riferimento nazionale, prevedono l’aggancio di tariffe pubbliche ai loro ricavi, organizzano uffici e funzioni con scopi analoghi e simili e producono servizi ‘’In house’’ ai Comuni. Inoltre una è una società energivora, l’altra produce energia in supero ai consumi propri”.

Quindi in linea con la proposta “i Comuni dovrebbero non limitarsi a formulare candidature, ma indirizzi ed indicazioni strategiche di programma, cioè avere una visione a medio e lungo termine oltre le bandierine e gli interessi del momento”.

Secondo il gruppo “i sindaci dei Comuni lecchesi, in questa fase, hanno una grossa opportunità: possono esprimere un chiaro mandato ai nuovi organismi delle due società pubbliche lecchesi, oltre a quelli classici di settore, cioè la valutazione tramite dettagliato studio di fattibilità della possibilità di aggregazione sinergica fra le due realtà, per sviluppare un gruppo forte e dinamico che persegua con ulteriore qualità l’equilibrio fra le sostenibilità”.

Gli obiettivi della possibile aggregazione nell’ottica di gruppo, delineati nella serata, sarebbero vari: rafforzare la patrimonializzazione per migliorare la qualità dei servizi, produrre economie di scala accorpando alcuni uffici e funzioni, utili a contenere costi e migliorare i piani tariffari sui servizi idrici e rifiuti, migliorare il rating creditizio societario per facilitare la ricerca di finanziamenti per investimenti, rimanere soggetti pubblici al 100% tramite il controllo dei Comuni, mantenere inalterate le qualificazioni specialistiche (idrico e rifiuti) aggiungendo altri servizi, far emergere e valorizzare le best-practices, valorizzare anche mediante il dividendo gli assets extra ciclo “rifiuti e idrico” e sviluppare nuovi servizi per il gruppo e per i Comuni.

Lo studio di fattibilità “serve anche per capire la potenzialità di creare nuovi servizi, come Divisione Lc. servizi, che avrebbe il compito di organizzare e gestire i servizi interni sviluppando economia di scala e valorizzando le best-pratics per le partecipate del gruppo”.

Alcuni esempi indicati per le partecipate:

  • Cash pooling
  • Gestione servizio del personale
  • Gestione servizio affari legali
  • Ufficio paghe e contributi
  • Ufficio tariffazione
  • Ufficio comunicazione
  • Gestione CED
  • Servizi cyber security
  • Centrale unica appalti
  • Altri servizi da individuare

Inoltre “Lc.servizi” potrebbe organizzare un’unità dedicata ad alcuni servizi per i Comuni ed in particolare per i medi ed i piccoli Comuni, sempre più in difficoltà organizzativa e con carenza di personale diretto, su base volontaria ed a pagamento.

Altri esempi per i Comuni (in house):

  • Supporto ai bandi
  • Gestione servizio affari legali
  • Supporto tecnico ufficio tributi e  ragioneria
  • Ufficio paghe e contributi
  • Supporto progettazione
  • Supporto informatico, RSD, ecc Gestione CED
  • Servizi di cyber security
  • Supporto servizio-ufficio SUAP
  • Stazione appaltante
  • Digitalizzazione servizi…
  • Manutenzioni del territorio
  • Altri servizi da individuare

Secondo i civici “è però importante che il rafforzamento e la sinergia possano produrre competitività nei costi ed attrattività per consentire la valorizzazione dell’affidamento in house, rispetto al mercato esterno.
Sul mercato ci sono diverse realtà private a cui i Comuni affidano la gestione dei servizi. È un peccato che questo know how e valore aggiunta vada verso i privati. A questo proposito ci sono già altre realtà pubbliche, in provincia di Bergamo, Cremona, Monza che svolgono iniziative simili”.

“È compito della Politica, quella con la P maiuscola – conclude il gruppo -, occuparsi di visione strategica, cioè non pensare solo all’oggi ed al domani mattina ma avere progettualità a medio e lungo termine. L’esempio è proprio quello della gestione dell’acqua e dei rifiuti, iniziata tanti anni fa con gestioni singole da parte dei Comuni, poi sono sorti i primi Consorzi, poi le varie società  e poi tutto ricondotto in due società partecipate. Tutto questo è stato possibile per una visione. Vale la pena pensare ad un ulteriore rafforzamento e iniziare a dedicare qualche energia e risorsa per un serio studio di fattibilità, per verificare le possibilità di aggregazione sinergica sviluppando anche qualche nuovo servizio ed opportunità.
Le società pubbliche, oltre ad essere gestite con equilibrio economico come avviene per le altre società, devono produrre valore aggiunto al territorio ed avere una particolare cura per gli utenti finali, qualità e tariffe.
Si confida che altri colleghi amministratori pubblici possano condividere questa proposta”.