AGRICOLTURA DI MONTAGNA E COLLINA CONTRO IL VENTO DI STANDARDIZZAZIONE

ERBA – Agricoltura resistente, resistente al cambio climatico ma anche a quella filiera industriale che ne appiattisce la qualità dei prodotti.  Ecco che Agrinatura in prossima apertura il primo maggio prossimo a Lariofiere di Erba si concentrerà sulle eccellenze lariane, tipicamente prodotte  dall’agricoltura di collina e montagna. Di aziende ce ne sono 170, in crescita, con un incremento che ha portato all’allargamento dello spazio occupato, come ha rivelato pienamente soddisfatto Fabio Dadati. Resterà aperto al pubblico per quattro giorni fino a domenica 4 maggio.

Mantiene una doppia anima Agrinatura: non sarà unicamente una fiera dedicata agli operatori del settore agricolo, zootecnico e florovivaistico, ma sarà pure il punto di contatto con i consumatori e le famiglie attraverso una serie di iniziative che portano il grande pubblico a scoprire come nasce il cibo di cui si nutre.  Laboratori e assaggi sono lì a dimostrare cosa siano autenticità e genuinità contro gli ormai dilaganti prodotti ultra processati.

Una attenzione particolare quest’anno viene offerta ai piccoli produttori, grazie a un progetto della Camera di Commercio di Como Lecco, gestito da un giovane membro di giunta, Pietro Castelli, con delega all’agricoltura. Con una riflessione cruciale, messa sul tavolo dal presidente di Lariofiere Dadati, ossia riorganizzare una filiera capace di diffondere i prodotti migliori non solo per chi se lo può permettere, ma alla portata di tutti i portafogli.

Alla presentazione di questa 24^ edizione hanno partecipato le varie anime di Agrinatura, a ricomporre il vivace e variegato quadro del comparto lariano.

Di biodiversità ha parlato Marco Ciceri, presidente del Parco della Valle del Lambro, realtà diffusa su 37 comuni appartenenti a 3 province (Monza Como e Lecco), sul tracciato del fiume Lambro.

L’ente sarà presente con una ricostruzione dell’ambiente fluviale e lacustre, per toccare con mano: “Realtà di cui si sente parlare, ma magari non si conoscono direttamente” ha concluso Ciceri.

La Cia Alta Lombardia, invece, porta a Erba otto aziende debuttanti, mai precedentemente presenti. Il focus di quest’anno, ha raccontato il presidente Emilio Molteni, riguarda il futuro visto da due punti di vista: il ricambio generazionale nelle aziende agricole, momento delicato e difficile, affrontato dalla tavola rotonda del 2 maggio. Il giorno successivo invece l’argomento è tecnologico, con le soluzioni tech e di AI, in grado di aiutare gli operatori ad affinare i prodotti e a ridurre l’uso di farmaci e fitofarmaci.  “Abbiamo bisogno di informazioni d’indirizzo. Dobbiamo pensare che del milione e duecento mila attività agricole in Italia, ben ¾ si trovano nel difficilissimi contesti di collina e montagna, sui quali l’agricoltore porta avanti anche una attività poco riconosciuta come la salvaguardia del territorio” ha rammentato il presidente.

A introdurre il concetto di “agricoltura resistente” è stata la giovane responsabile delle imprenditrici di Coldiretti Lombardia, nonché vice presidente, Francesca Biffi. Con un intervento accorato ha lanciato il manifesto gastronomico di “cibo vero” che nasce, si produce e si prepara con un paradigma di autenticità in contrasto con quello dilagante standardizzato.

Durante Agrinatura Coldiretti organizza show cooking, degustazioni e laboratori che offrono una visione trasparente della filiera del cibo.  Cia porta in fiera 20 operatori tra i quali gli agriturismi, meta di turismo lento.

Nel suo breve intervento, Dario Bianchi direttore di Confagricoltura di Como e Lecco ha toccato un tasto di cui cui si parla poco, ossia l’apprensione degli allevatori nel far presenziare le proprie bestie sane in esposizioni fieristiche, perché la trasferta fuori dalle stalle e dai pascoli espone gli animali a rischio di malattie. Quindi non ha nascosto la sua soddisfazione per essere riusciti a garantire la presenza della zootecnia, nonostante questo sia un momento difficile di epidemie.

Per il grande pubblico Confagricoltura ricrea ad Agrinatura l’orto stagionale, dove sono mostrati i prodotti tipici della primavera e attraverso dei laboratori vengono spiegate le tecniche per l’avvio di piccole coltivazioni e giardini.

Sempre in tema del ritorno alle origini e di preservazione della biodiversità, il progetto H.a.r.g.i.n. tutto dedicato alle zone umide, arriva in fiera grazie alla Riserva naturale pian di Spagna e lago di Mezzola. L’iniziativa prevede la gestione dei flussi idrici, ma pure il recupero di virtuose pratiche agronomiche antiche, come ha spiegato il presidente Roberto Vignarca.

All’incontro di presentazione di Agrinatura hanno partecipato anche la fondazione Minoprio, scuola che prepara centinaia di tecnici agricoli, il Parco regionale Spina verde, aziende tech e anche realtà di pet therapy.

24^ MOSTRA AGRINATURA
Lariofiere – Erba (CO)
dal 1 al 4 maggio 2025
dalle ore 10.30 alle ore 19
Web
agrinatura.org
Instagram  agri_natura
Facebook  Agrinatura

SOTTO alcuni momenti della presentazione della manifestazione