ALIBERTI, TRA COLPI IN CANNA E CRITICHE AL COMUNE: “FA POCO PER LO SPORT”

LECCO – Dopo tredici anni di collaborazione con Legea, la Calcio Lecco apre un nuovo capitolo scegliendo Acerbis come unico sponsor tecnico per la stagione 2025/2026.

La decisione, annunciata dal presidente Aniello Aliberti, è frutto di una valutazione approfondita che ha tenuto conto sia dell’offerta economica che della qualità del design proposto dal nuovo partner. Il contratto avrà durata annuale, con la possibilità di rinnovo al termine della stagione. Aliberti ha sottolineato come questo cambiamento rappresenti un nuovo inizio anche dal punto di vista dell’immagine: la squadra indosserà una veste grafica completamente rinnovata, accompagnata da una maggiore interazione con il pubblico. In quest’ottica, il club ha deciso di coinvolgere direttamente i tifosi nella scelta delle nuove divise: la votazione per la prima maglia è già online, mentre il 7 luglio si aprirà la seconda fase per selezionare la seconda divisa.

Sul fronte abbonamenti, la società lancerà a breve la nuova campagna con lo slogan “Se ci sei, si sente”. Sono previsti ritocchi ai prezzi nei settori centrali e laterali, mentre la Curva – definita dal presidente “il dodicesimo uomo in campo” – resterà invariata. Per favorire l’accesso allo stadio, il prezzo del biglietto singolo sarà abbassato.

La preparazione della squadra partirà il 17 luglio con il ritiro in alta montagna a Bolzano. L’obiettivo dichiarato è arrivare con una rosa già definita e senza elementi in uscita, per migliorare il tredicesimo posto della scorsa stagione. “Vogliamo stare ai vertici”, ha dichiarato Aliberti. Tra i nuovi acquisti ufficializzati figurano Bonaiti, entusiasta del progetto, e Sumallamo, che ha firmato dopo aver superato le visite mediche. Grande fiducia anche in Furer, considerato un perno fondamentale per la prossima stagione.

Il mercato resta aperto e il presidente non nasconde le difficoltà: “Finché non si chiude, resta il dubbio su chi vuole restare e chi invece ha altri piani. Vorremmo partire per il ritiro con i giocatori su cui puntiamo davvero”. Kritta e Sipos sono considerati incedibili: “Me li devono rapire per portarli via. Sono ragazzi d’oro, li terrei dieci anni. Sono l’ossatura della prossima stagione. Li cedo solo se me lo impongono con la forza. Abbiamo rifiutato mezzo milione: vogliamo costruire, non svendere. Ma oggi la società ha sempre meno potere rispetto ai giocatori”.

Non manca la polemica verso il Comune: “Fare calcio a Lecco è difficilissimo. Il Comune fa poco per lo sport. A Rovagnate hanno investito 1,4 milioni, a Caldiero Terme c’è uno stadio nuovo. Qui no. Un campo nuovo costa 500mila euro: con quei soldi compro dieci giocatori. E invece siamo noi a pagare, mentre il Comune gira la faccia”. Sulla questione stadio, Aliberti è netto: “Così com’è non può nemmeno ospitare l’Eccellenza. Se lascio il calcio, vengo coi camion, smonto tornelli e tribuna e li recupero. L’indifferenza verso chi investe fa male”. La delibera comunale prevede il rimborso di quanto anticipato dalla società in dodici anni tramite esenzione canone, ma per il presidente è troppo poco: “La mancanza di collaborazione tra le amministrazioni potrebbe farmi passare la voglia di fare calcio”.

Anche i trasporti diventano un caso: “Con Linee Lecco avevamo un accordo da 52.000 euro per la stagione 2023/2024. Per il 2024/2025 ci aspettavamo lo stesso, ma ci sono arrivati solo 25.000 euro. Abbiamo comunque usato i pullman, pagato le fatture, convinti che l’accordo sarebbe stato rispettato. Ora ci offrono la metà. Vedremo cosa fare per la stagione 2025/2026”. Possibile anche una riverniciatura del pullman, ma Aliberti è scettico: “Chi non ha interesse a far conoscere il nome Calcio Lecco in giro per l’Italia ce lo dimostra ogni giorno”.

Nel frattempo, Chiara Airoldi torna a ricoprire il ruolo di responsabile sanitario e si valuta anche l’apertura di un corner Acerbis in città.

La Calcio Lecco si prepara così a una stagione di cambiamenti, tra nuove sfide sportive, rinnovamento dell’immagine e le solite battaglie fuori dal campo.

C. A. M.