UN VIAGGIO NEI LIBRI DI VITALI
PER RACCONTARE I CARABINIERI

vitali3LECCO – La figura del carabiniere presentata nelle sue molteplici sfaccettature. Attraverso alcune letture tratte dai romanzi di Andrea Vitali questa mattina nell’auditorium della Camera di Commercio, guidati dal presentatore Cesare Cadeo, gli studenti e gli altri ascoltatori presenti sono stata accompagnati in un percorso tra i romanzi dello scrittore bellanese dove la figura del carabiniere occupa sempre un ruolo importante, se non addirittura fondamentale. A spiegare e commentare i racconti oltre all’autore erano presenti Marco Riscaldati, comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, lo storico Gianfranco Scotti e lo scrittore e magistrato Domenico Cacopardo.

“I carabinieri hanno la specialità dell’insieme, si devono muovere sul territorio e devono stare a contatto con i cittadini – spiega Virginio Brivio, sindaco di Lecco -, a causa del momento difficile che il Paese sta attraversando la festa in onore dell’Arma sarà ridotta rispetto agli scorsi anni quindi per noi oggi è anche un’occasione per omaggiarli e ringraziarli del lavoro che svolgono”.

Sulla stessa lunghezza d’onda sono anche i pensieri di Daniele Nava, Presidente della provincia, che commenta: “Nei romanzi di Vitali trovo con piacere un profondo legamene con la figura del carabiniere, lo stesso legame che le persone sentono ancora oggi e che è giusto celebrare”.

vitali2Secondo Vico Valassi, presidente della Camera di Commercio, i carabinieri, così come i parroci e i sindaci sono sempre stati importanti nei paesi in cui operavano perché “rappresentavano non solo delle istituzioni, ma dei veri e propri riferimenti per la comunità”.

I racconti di Vitali sono principalmente ambientati a Bellano e distanti dai nostri giorni: si parla spesso degli anni ’30, ’40 e ’70, ma Roberto Santalucia, sindaco del comune lariano afferma che: “Quando scrive Andrea parla di ciò che conosce, nei personaggi dei suoi racconti ritrovo i miei concittadini, la distanza temporale credo che sia solo un ottimo stratagemma per raccontare con più facilità il nostro tessuto sociale il quale, essendo così ricco e variegato, è in grado di riflettere quello dell’Italia intera”.

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