ALPINISMO E VITA QUOTIDIANA:
LA MONTAGNA AL CENTRO
NEL SABATO DI “CINEINCITTÀ”

lecco cineincittà 2 serata (5)LECCO – Secondo appuntamento sabato sera con la rassegna cinematografica “CineInCittà”. Dopo l’inaugurazione di venerdì, protagonista sullo schermo dello Spazio Teatro Invito la montagna con due documentari che catturano aspetti diversi di questo soggetto, quello della vita quotidiana in quota e quello dell’alpinismo. A presentare la serata il regista lecchese Corrado Colombo e Davide Tagliabue (dell’associazione Spettacolare).

Sentire il mio passo sul sentiero” di Carlo Prevosti e Jacopo Santambrogio è un documentario sulla vita quotidiana di persone che hanno scelto di ritornare alla montagna; un micro-fenomeno inverso rispetto allo spopolamento delle aree montane e rurali. Quattro le realtà narrate nel lungometraggio: una coppia che vive in un casa in un bosco e si occupa di progetti sociali, una laureata in architettura che nella stagione estiva gestisce un rifugio, una comunità di artisti che sta ristrutturando un villaggio appenninico per realizzarvi progetti teatrali ed una giovane americana che, dopo aver girato il mondo, ha scoperto la passione per l’allevamento delle capre.

Esperienze molto diverse fra loro, quindi, ambientate in zone montane altrettanto differenziate: si passa dalla bassa montagna appenninica alla mezza montagna alpina, fino ad arrivare ai 2000 metri del rifugio FALC. Storie e luoghi diversi raccontate con  il linguaggio dell’intervista, spesso palese, altre volte “rubata”, alternata a scene di vita quotidiana del soggetto. Un filo conduttore le unisce: la ricerca di risposte a partire dalla natura. Per qualcuno vivere in montagna è libertà, per altri ispirazione e riscoperta di sé.

lecco cineincittà 2 serata (4)A seguire un documentario inedito di Paola Nessi a cura di Alessandro Masciadri: “Perdutamente Cerro Torre, da Cesare Maestri a Casimiro Ferrari”. Il film rimette in ordine i tanti e sparsi tasselli delle imprese alpinistiche sul Cerro Torre, non solo una delle montagne più affascinanti del mondo, ma anche uno dei luoghi più controversi della storia dell’alpinismo: dal tragico tentativo di Cesare Maestri e Toni Egger fino all’impresa di Casimiro Ferrari. Le tante testimonianze – Cesare Maestri, Mariolino Conti, Gigi Alippi, Giuseppe Lafranconi, Ernesto Panzeri, Felice Anghileri, Laura Ferrari, Ugo Ferrari e Giorgio Spreafico – ricostruiscono il quadro del leggendario Cerro, “una torre più che una montagna, fatta di roccia e di ghiaccio. Difficile, forse impossibile”, ma che rimane una fonte d’ispirazione per tutti gli appassionati di montagna. E le testimonianze sono arrivate direttamente in sala con i figli di Casimiro Ferrari, Ugo e Laura e con Mariolino Conti, alpinista della spedizione al Cerro Torre dei Ragni di Lecco del 1974 che ne ha conquistato la vetta.