AMIANTO: “DAL 2015 AL 2020
BOOM DEI MALATI”.
SABATO UN CONVEGNO IN BASILICA

LECCO – Il Gruppo aiuto mesotelioma di Lecco, nato pochi mesi fa, si sta muovendo per sensibilizzare sulle malattie causate dall’amianto. “Gli esperti dicono che dal 2015 al 2020 ci sarà il boom dei malati. Noi sappiamo bene che smaltire l’amianto ha un costo elevato – spiega Cinzia Manzoni, referente dell’associazione -, ma bisogna salvaguardare innanzitutto la salute”.

In tutta la regione si sono registrati 270 casi di malattie da asbesto nel 2011 e 272 nel 2012. Inoltre i casi di mesotelioma pleurico nel 2011 sono stati 163, mentre nel 2012 ben 172. A Lecco c’è il 3,3% dei malati lombardi (2.790) e, negli ultimi dieci anni, sono stati registrati 107 casi. “I dati sono in crescita, ma non tutti si iscrivono a un registro regionale creato per censire i malati a causa dell’amianto, per cui sono numeri parziali. Sono più gli uomini delle donne a essersi ammalati in provincia. E non si tratta solamente di persone rimaste a contatto con l’amianto, ma anche chi ha lavorato per anni in uffici con la presenza di lastroni. Scuole, poste, banche e uffici pubblici ancora oggi hanno componenti in amianto”.

Dal 1992 l’absesto è stato bandito, ma già da anni si sapeva che era pericoloso. “C’è una normativa regionale che impone la totale bonifica entro il 2016. Speriamo che venga rispettata. Chiediamo che sia agevolata la bonifica dell’amianto così da eliminarlo tutto”.

Per questo hanno organizzato una serata, sabato 27 settembre, nella Basilica di S. Nicolò, che sensibilizzi sulla situazione. “Lo scopo è di invitare chiunque a informarsi e a unirsi a noi  per poter far crescere il Gruppo e per poter alzare la voce contro il mesotelioma. La grave malattia è causata dall’inalazione di fibre d’amianto e che dopo decenni d’incubazione  può colpire chiunque, non solo categorie considerate a rischio, ma semplici  persone, come casalinghe, impiegati, operai e  bancari. E bisogna pensare anche alle generazioni future”.

Durante la serata parlerà Luciano Mutti,  oncologo e maggiore specialista e ricercatore  a livello  internazionale, nonchè presidente del Gime-Gruppo italiano mesotelioma. Alla fine della serata verranno raccolte offerte libere da devolvere al Gime per la ricerca.  Al’evento parteciperà anche  l’associazione nazionale Avani-Associazione Vittime Amianto Nazionale Italiana che collabora con il Gruppo aiuto lecchese.