ANNUNCIO CHOC: IL PAPA “LASCIA” IL 28 FEBBRAIO. SARA’ L’ORA DI SCOLA?

ROMA – Benedetto XVI (Joseph Ratzinger), 85 anni, lascerà il Pontificato il prossimo 28 febbraio. Il clamoroso annuncio in questi minuti, la notizia ha già fatto il giro del mondo.

Il papa ha chiesto che si indichi un conclave per l’elezione del suo successore. Ratzinger lo ha annunciato personalmente nel concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto. Benedetto XVI ha detto di “sentire il peso dell’incarico e di avere a lungo meditato questa decisione, presa per il bene della Chiesa”. Ufficialmente le motivazioni sarebbero collegato allo stato di salute del Pontefice.

Erano seicento anni che un Papa non “abdicava”.

Joseph Ratzinger  è diventato Papa il 19 aprile del 2005 succedendo aPAPA E SCOLA Karol Wojtyła (Giovanni Paolo II).  Per il decano del collegio cardinalizio Angelo Sodano si tratta di “Un fulmine a ciel sereno”.

Tra i candidati alla successione  il lecchese di Malgrate Angelo Scola già patriarca di Venezia e nominato  arcivescovo di Milano il 28 giugno 2011 dallo stesso Benedetto XVI.

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IL TESTO DELL’ANNUNCIO DI BENEDETTO XVI:

Carissimi Fratelli,
vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino.

Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato.

Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice. Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti.

Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio.