APPELLO PER LECCO INAUGURA
LA NUOVA SEDE CON AMBROSOLI
E SI “CARICA” IN VISTA DEL VOTO

appello per leccoLECCO – Pronto a mettersi in gioco in campagna elettorale, Appello per Lecco suona la carica inaugurando la sua nuova sede in Corso Martiri della Liberazione 140 e lo fa con ospiti d’eccezione: Umberto Ambrosoli, leader del Patto Civico e Maria Luisa Melli, presidente della Rete del civismo lombardo.

A fare gli onori di casa Rinaldo Zanini, presidente dell’associazione: ”L’esperienza più forte di una politica pulita nasce dal basso, dalla volontà di impegnarsi e di coinvolgere nella concretezza di fare insieme le cose. Ci stiamo organizzando al meglio per la campagna elettorale con gli strumenti più tipici, ovvero il coinvolgimento di tutti i nostri volontari a cui dobbiamo anche questa bellissima sede ed è ciò che ci rende forti e capaci di incidere nella realtà della nostra città. Rispetto alla volta scorsa sono passati 5 anni c’è più esperienza, una sensazione di essere più organizzati e la volontà di costruire qualcosa di importante insieme, nei prossimi giorni ci confronteremo con i nostri iscritti per arrivare poi a concretizzare questa alleanza con il Pd”.

Sul malessere avuto dal sindaco Virginio Brivio Zanetti ha detto di essere molto dispiaciuto:”Quando si fanno queste cose non si è solo alleati ma anche amici, sono molto dispiaciuto, spero che il suo sia un malessere transitorio e passeggero…sta lavorando tantissimo. Noi puntiamo su di lui”.

appello per lecco“Sono contenta di essere qui con i miei carissimi amici – ha detto Melli –, la campagna elettorale è un momento di emozione che unisce tantissimo, la sconfitta ha lasciato un segno profondo, da lì però è nata la volontà di mantenere la forte relazione tra queste significative esperienze territoriali. Lecco ha avuto ruolo fondamentale, è nata nell’ottobre successivo al 2013, la rete del civismo poco dopo. E’ faticoso proseguire in questi cammini politici, la priorità deve essere la dialettica e l’incontro, solo nello scambio si può crescere. Il mio augurio è che questa esperienza di Appello per Lecco possa esser replicata in tante altre realtà e che queste realtà diventino un patrimonio comune della politica”.

“Fino a qualche tempo fa il mio giudizio mi portava a guardare con criticità i partiti – ha spiegato Ambrosoli -, con il tempo ho visto la capacità di quelle strutture, sia quelle alle quali sono più vicino sia a quelle più lontane dal mio pensiero, di recuperare una posizione di indirizzo. Molto è fatto dalla leadership nel momento in cui non c’è appare la frammentazione di idee e progetti che poi sono talmente in conflitto risultare inesistenti. Io l’avevo imparato nel corso della mia campagna elettorale: non è il candidato a fare il progetto, se è così è destinato a franare. Ben diverso è se ci sono differenti portatori di interessi, soggetti che si associano”. Ed è andato oltre parlando di pragmatismo e di prospettive:”Amministrare una città non significa dover aggiustare una lampadina, amministrare una città è indicare una strada, coinvolgere tutti verso quel cammino. Non bisogna solo risolvere i problemi, ma entrare nella logica della rimozione delle radici dei problemi. La crisi impone di non fermarsi alla risoluzione del problema e basta, la crisi può travolgere se non abbiamo la capacità di porci un obiettivo che ci proietti fuori rischiamo di restare avviluppati in questi problemi”. E poi un pensiero alla “battaglia” che attende i suoi amici di Appello per Lecco:”In questi momenti la tentazione può essere quella di tirare nella barca tutti, ma questo non significa né avere un progetto politico né costruire un programma politico. Appello per Lecco ha dimostrato di avere le idee chiare e di essere fedele ai suoi valori. Ha sempre sostenuto la coalizione alla quale ha partecipato. Oggi siamo chiamati a una fase ulteriore, se il cambiamento va nell’ottica di costruzione di un progetto politico che proietti Lecco in una nuova dimensione di responsabilità so per certo che Appello per Lecco ci sarà e darà tutta se stessa altrimenti si chiamerà fuori perché non vuole essere solo un marchio da mettere nella scheda elettorale”.

Corrado Valsecchi, portavoce di Appello per Lecco ha dato l’appuntamento a tutti gli associati a sabato 14 febbraio alle ore 10 per la prima assemblea nella nuova sede, necessaria per decidere insieme le linee programmatiche da seguire per la campagna elettorale e ha sottolineato l’impegno di Appello per Lecco:”Voglio leggere una frase di Einstein che abbiamo appeso anche qui che dà il senso di chi siamo e cosa facciamo:“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. É nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza. L’inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla”.

Letta la frase, Valsecchi ha ribadito di sposare appieno il pensiero di Einstein: ”Sono convinto che lui abbia ragione, dobbiamo far diventare la crisi una grande opportunità.

Elena Pescucci