AUTO NEI POSTI PIÙ INCREDIBILI:
GUIDA RAGIONATA AI PARCHEGGI
DELL’OSPEDALE DI LECCO

ospedale parcheggi (1)LECCO – Per continuare ad approfondire l’annoso tema dei posteggi all’ospedale Manzoni, abbiamo sentito vari dipendenti del nosocomio lecchese; le risposte mettono alla luce diversi “metodi di sopravvivenza”…

Gli orari di lavoro costituiscono la base di partenza: chi ne ha uno flessibile può ritenersi più fortunato, ma i turnisti e chi fa orario d’ufficio sono indubbiamente svantaggiati. Il pienone, infatti, si verifica tra le 8 e le 8.30: chi deve prendere servizio alle 9 è così automaticamente escluso dal privilegio di un posto auto al coperto e dentro la struttura. Nel primo pomeriggio, poi, si ha il primo consistente cambio-turno della giornata: così prima delle 14 e dopo le 15 i posti restano ancora appannaggio per pochi. Dopo le 17-18 la situazione finalmente migliora, permettendo almeno agli encomiabili lavoratori notturni di avere un posto dove lasciare il proprio mezzo.

Ma, ci siamo chiesti, nelle fasce mattiniere e pomeridiane – in cui i posti sono praticamente inesistenti – come fanno i dipendenti del ‘Manzoni’? Dovranno pur lasciare il loro mezzo da qualche parte…

ospedale parcheggi dissuasori (3)C’è chi arriva molto prima e con infinita pazienza (e forse anche un portafortuna in automobile) si aggira per le corsie, fino a trovare quello che cerca: un posto. Altri invece hanno provato a lasciare l’auto nelle vie limitrofe del quartiere di Germanedo, ma la recente introduzione del disco orario, temporizzato da un minimo di mezz’ora a un massimo di due, ha fatto fioccare le prime multe che hanno subito dissuaso i lavoratori dal lasciare per le vie i propri mezzi.

A poche centinaia di metri dal nosocomio esiste poi un centro commerciale, l’Iperal, che, come ogni supermercato offre numerosissimi posti auto ai clienti e, chiudendo dopo le 20, lascia tutto il tempo ai dipendenti ospedalieri di rimuovere le auto prima della chiusura dei cancelli. Nei giorni in cui non c’è minaccia di pioggia, neve o grandine, sono molti a recarsi all’ospedale in moto o in bici, scelta che agevola e snellisce la corposa situazione.

ospedale parcheggi (2)Si è già parlato, nella nostra inchiesta di mercoledì 15 febbraio, dei solerti lavoratori che si accordano per giungere sul posto di lavoro con una sola auto e ad essi, “in premio”, è stata riservata una fila di parcheggi. Ultima novità, sempre in tema di accordi fra colleghi, è condividere uno spazio con due auto: si prende un posto lungo, si lascia la prima auto più indietro, si comunica al collega che arriverà poco dopo il numero della corsia e il gioco è fatto: si risparmiano così inutili giri alla ricerca del parcheggio che non c’è.

Ironia a parte, confidiamo seriamente in una soluzione del problema che affligge i dipendenti, e non solo loro, dell’ospedale Manzoni.

 Alessandro Tonini