CASATENOVO – A Casatenovo una sala attenta e interessata ha ascoltato la proposta di Azione per una transizione energetica realmente sostenibile, che, secondo il partito guidato da Calenda, non può non considerare un mix di fonti a bassa emissione di anidride carbonica, che includa anche l’energia elettrica prodotta dalle centrali nucleari di terza generazione, tecnologia già disponibile e, come dichiarato nella tassonomia verde europea, sicura e green.
Giuseppe Zollino, responsabile nazionale di energia e ambiente di Azione, dati alla mano, ha illustrato gli scenari italiani per arrivare ad azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050, evidenziando come le fonti rinnovabili, da sole, non siano una via realmente percorribile in termini di costi, consumo di suolo e impiego di materiali; per questa ragione, includere l’energia nucleare è una questione di serietà e buon senso, oltre i fanatismi e le ideologie.
Secondo Azione, azzerare le emissioni in Italia con un mix di nucleare e rinnovabili richiederebbe minori investimenti rispetto all’impiego di sole rinnovabili, quantificabili in circa 700 miliardi nell’arco di 60 anni, la vita utile dei reattori nucleari. Un risparmio di 12 miliardi all’anno, che potrebbero essere investiti per esempio in sanità e istruzione, altri temi molto cari ad Azione.
L’ingegnere Claudia Pavarini ha poi evidenziato l’importanza della politica nell’affrontare il problema del secolo: i cambiamenti climatici, richiamando la propria esperienza lavorativa presso l’ente europeo che monitora le policy degli stati nel contrasto ai cambiamenti climatici.
Marco Canzi, presidente del Gruppo Acinque, ha accolto l’invito di Azione Lecco e ha raccontato l’attività della propria società, che si occupa anche di fornitura di energia nelle cinque province pedemontane, tra cui quella lecchese. Infine, Tristano Sainati di Olso ha integrato la relazione del professore Zollino con i dati sulla realizzazione di impianti nucleari, analizzati nella propria esperienza di ricerca professionale.
“Per Azione – dichiara Eleonora Lavelli, segretario provinciale di Azione Lecco – il metodo conta moltissimo: ideologie e preconcetti possono essere sfatati solo con una buona informazione, basata sull’ascolto di più voci, anche dal mondo accademico e delle realtà locali. Abbiamo davvero bisogno di politiche energetiche serie e percorribili, vista anche l’instabilità del contesto internazionale. Azione continuerà questa battaglia per la transizione energetica con competenza e senza ambiguità”.