BANCAROTTA/IN AULA
LE DICHIARAZIONI
DEI FRATELLI PONZONI

tribunale lecco 8LECCO – Un nuovo rinvio al 4 giugno per il processo per bancarotta che vede imputati Alessandro, Claudio e Mario Ponzoni e Giuseppe Leggiero. Nel corso dell’udienza presenziata dal collegio di giudici composto dal presidente Enrico Manzi, Salvatore Catalano e Gianmarco De Vincenzi, è andata in scena la requisitoria del Pm Cinzia Citterio e le dichiarazioni spontanee dei due fratelli Alessandro e Claudio Ponzoni, difesi d’ufficio dall’avvocato Panzeri.

Il pm ha riassunto la vicenda di un procedimento che ha cercato di definire i ruoli dei quattro nella gestione dell’impresa con l’intervento di Leggiero chiamato per recuperare le sorti dell’azienda. La Sial sarebbe, secondo il pm, la continuazione della società Oleodinamica Sial. Durante le sue conclusioni il Pubblico Ministero ha chiesto per Alessandro e Claudio Ponzoni una pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione, per Giuseppe Leggiero 3 anni e 2 mesi di reclusione e per Mario Ponzoni 2 anni e 4 mesi di reclusione. L’avvocato Panzeri ha, invece, chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto e perché il fatto non costituisce reato per i due fratelli, mentre per il padre, Mario, non avendo avuto modo nemmeno di parlare con lui, ha chiesto il minimo della pena e per tutti e tre le attenuanti generiche. Mentre l’avvocato Cogliati che difende Leggiero ha chiesto per il suo assistito l’assoluzione per tutti i capi a lui ascritti con il rigetto delle richieste della parte civile.

Nel corso dei loro interventi i due fratelli hanno cercato di spiegare al collegio la loro posizione: Alessandro, dichiarando di occuparsi di gestire dal punto di vista operativo e non amministrativo l’azienda, mentre Claudio ha raccontato come sia intervenuto per salvare la società, tentando prima di cederla e poi di affidarne la gestione a Leggiero.