CALOLZIO/BARACCA A FUOCO. COLOSIMO: “MANCANO SPAZI DI SOCIALITÀ”

CALOLZIOCORTE – L’incendio della baracca dei pescatori, che ha rappresentato per decenni un luogo di socialità in riva al fiume Adda, ha risollevato il tema della mancanza di spazi sociali a Calolzio.

A parlarne è il capogruppo di Cambia Calolzio Diego Colosimo, che già nell’agosto 2023, dopo gli accertamenti che avevano confermato l’abusività della struttura, aveva evidenziato le difficoltà della situazione: “L’intervento dei carabinieri forestali aveva portato alla luce una vicenda che nascondeva una mancanza di spazi sociali per gli anziani nel paese; questo è un tema centrale anche oggi, perché purtroppo, rispetto a due anni fa, nulla è cambiato, non c’è stato un passo in avanti, un cambio di direzione. Le politiche sia per il mondo dei pensionati che per il mondo giovanile, ormai, sono argomenti non più al centro dell’attenzione dell’amministrazione, perché l’unico obiettivo è quello di far quadrare il bilancio”.

“Il Comune – prosegue il capogruppo – non è protagonista in questi argomenti, né è in grado di pianificare degli spazi per la socialità. Per quanto riguarda il disagio giovanile, che è abbastanza forte nella nostra realtà, spesso questa mancanza porta ad episodi che purtroppo sfociano in azioni violente o comunque fuori dalle regole del buon vivere, mentre gli anziani continuano a non avere spazi, se non quelli forniti dall’Avac – Associazione volontari anziani, non adeguatamente sodtenuti e rinnovati”.

Calolzio – commenta Colosimo -, lo dico molto spesso, sta diventando un paese vuoto, perché non è capace di dare una prospettiva per il futuro. Le persone anziane che vivono qui hanno come unico punto di ritrovo il mercato del paese o le zone circostanti in quell’occasione, perché altri modi, posti e luoghi di potersi aggregare, magari con spazi dotati di più vitalità, non ci sono. L’argomento, secondo me, è da approfondire, con un programma a medio-lungo termine, capace poi di poter dare delle risposte ai bisogni dei cittadini calolziesi”.

Michele Carenini