BATOSTA (PREVEDIBILE) SU SILEA,
L’ANTICORRUZIONE FA SALTARE
IL PRESIDENTE MAURO COLOMBO

silea mauro colomboVALMADRERA – L’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) ha inferto un nuovo, durissimo, colpo ai vertici di Silea Spa, la società pubblica che gestisce i rifiuti della provincia di Lecco. Secondo l’autorità guidata da Raffaele Cantone, infatti, il presidente del consiglio di amministrazione Mauro Colombo sarebbe “inconferibile”.

La delibera che certifica la “nullità” dell’incarico di Colombo risale al 31 maggio 2017, a seguito di un procedimento nato dopo una segnalazione del gennaio di quest’anno (sulla stessa lunghezza d’onda di quella inviata il 3 gennaio a Silea e ai Comuni soci dal Coordinamento lecchese Rifiuti zero).

La valutazione dell’ANAC è semplice: fino al 6 luglio 2016, Mauro Colombo è stato presidente di Seruso Spa -società in orbita Silea- dopodiché, precisamente l’11 luglio 2016, è stato nominato presidente della stessa Silea con “deleghe gestionali dirette”. La legge prescrive però un periodo di due anni di “raffreddamento” prima di poter assumere altri incarichi. Che in questo caso è stato violato.

silea-forno inceneritoreContraddicendo clamorosamente il Responsabile della prevenzione della corruzione della società (RPCT) -che non aveva rilevato alcuna inconferibilità- l’Autorità anticorruzione ha quindi confermato l’interpretazione del Coordinamento e di quegli amministratori “scettici” rispetto all’operazione di nomina di Colombo.

Che cosa succede adesso? Le parole dell’ANAC sono nette. Ne “deriva la nullità dell’incarico” di Colombo, e l’RPCT della società deve avviare il “procedimento […] per l’irrogazione della sanzione inibitoria” nei confronti di “tutti coloro” che erano parte del cosiddetto “organo conferente”, e cioè chi ha disposto la nomina di Colombo, che in base allo Statuto di Silea è il Consiglio di Amministrazione.

Quello a cui si richiama l’ANAC non è un cavillo. Lo scopo della legge, infatti, è quello di evitare che in una sola persona si concentri troppo potere. Ed è per questo che sono state previste cause di incompatibilità e di inconferibilità, dentro le quali cade proprio il “caso Colombo”. È una questione seria che va affrontata con attenzione. Quella che il Coordinamento chiede a tutti i Comuni soci di Silea.

È opportuno, nell’attuale quadro condizionato da errori e valutazioni improvvide, portare avanti progetti faraonici come il teleriscaldamento o bandire gare milionarie per appaltare la gestione dei rifiuti?

Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero

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