BIONE, ANGHILERI A GHEZA:
“FOSSI IN LUI MI DIMETTEREI.
QUAL È IL SUO COMPITO ORA?”

alberto anghileriLECCO – Il Bione tiene sempre banco a Palazzo Bovara. Così all’inizio del consiglio comunale Alberto Anghileri, capogruppo della lista “Con la sinistra cambia Lecco”, interviene con una serie di domande all’assessore allo Sport Stefano Gheza, reo di non aver fatto abbastanza per il centro sportivo.

Ecco l’intervento completo.

Ci sono ancora molte domande in attesa di risposta, risposte che vanno date alla cittadinanza, non è sufficiente affermare che il Bione è aperto e di conseguenza i problemi sono risolti.

Chi amministra ha l’obbligo della trasparenza e della chiarezza, ricordo che chi ha vinto le elezioni e sta amministrando la città aveva nel suo programma la ristrutturazione del nostro centro sportivo, che forse inizierà nel 2019.

Mi pare giusto affermare che il problema Bione è nei fatti rinviato alla prossima Amministrazione Comunale. Quali sono le domande in attesa di risposta, in parte le ho già anticipate nella riunione delle commissioni congiunte dello scorso 15 febbraio, quando, anche dal punto di vista visivo si sono evidenziate tutte le differenze tra tecnici e politici, forse non è stato un caso l’assenza del sindaco a questa riunione.

– Settembre 2015 l’assessore Ghezza illustra in commissione il progetto del nuovo Bione, realizzato da Fin Lombarda, perché questo progetto arriva negli uffici tecnici solo a luglio 2016?

– Proprio in questi giorni l’assessore allo sport regionale Rossi ha dichiarato che a questi “esperti” nessuno aveva comunicato che parte del terreno sul quale sorge il Bione è demaniale e non comunale vero o falso?

– Maggio 2016, nuovo codice degli appalti, l’assessore Ghezza ci spiega che bisogna dividere il caldo dal freddo, cioè ai privati gli affari al pubblico i costi, questa nuova strada viene caldeggiata anche da molti consiglieri comunali, non solo della maggioranza, ci fa piacere che viene poi dichiarata impraticabile anche dai tecnici.

– Durante i lavori della commissione abbiamo appreso che da settembre 2016 fino a fine anno c’è stata “discussione” tra tecnici e politici sul progetto da realizzare e sulle modalità della gara, risultato tutto bloccato, tanto vero che nel bilancio preventivo, quello realizzato con suono di campane prima dello scadere dell’anno, non c’è nemmeno un euro e non perché non ci fossero le risorse ma perché non c’era un progetto credibile.

– Veniamo al gennaio 2017, il Bione rimane aperto, con un parere negativo da parte dell’avvocato e del segretario comunale perché non si sa a quale titolo ciò avvenga, poi si scopre che mancano le autorizzazioni per la sicurezza, prima fra tutte quella anti incendio (qui la colpa non è certamente solo di questa Amministrazione, Brivio 1, Faggi, Bodega, Pogliani e chi prima di lui)

– Manca la cauzione contrattuale e mancano i controlli annuali su quanto fatto dai gestori del centro sportivo. Si tratta di informazioni che abbiamo appreso durante i lavori delle Commissioni Consiliari del 15 febbraio.

Ho richiamato le questioni più importanti e proprio per queste ragioni se fossi l’assessore Gheza mi sarei già dimesso ci sarebbero ottime ragioni per farlo.

Lei è stato usato, ci ha messo la faccia penso in assoluta buona fede ma in politica si giudica dai risultati e non dalle intenzioni. Parecchie volte lei è venuto in Commissione o ha risposto a domande in Consiglio, tranquillizzando su tempi e progetti, il risultato è che dopo 18 mesi siamo al punto di partenza, un’altra ragione è che la sua delega per i prossimi due anni è una scatola vuota.

A cosa serve l’assessore al Bione se non c’è nessun progetto e se riparlerà nel 2019? e si può aggiungere senza tema di smentita che durante la riunione dei capigruppo il sindaco ci ha informato che sarà affiancato dall’assessore con delega al Patrimonio Valsecchi.

So benissimo che a queste domande non ci sarà risposta, non è la prima volta che le faccio, da parte nostra continueremo a farle perché non ci accontentiamo di avere un centro sportivo aperto, anche se con molti limiti. Noi vorremmo un centro sportivo moderno, sicuro, funzionante così come avete promesso in campagna elettorale.

Alberto Anghileri
consigliere comunale “Con la Sinistra Cambia Lecco”