Fatico a comprendere questo modo di governare, finiremo come lo scorso anno ad avere ben due mesi di blocco nella convocazione del consiglio comunale, considerato che quello previsto a gennaio è stato derubricato.
Si ferma il consiglio comunale e innumerevoli commissioni consiliari vengono cancellate.
Motivo: scritto nero su bianco dal Presidente del consiglio comunale Roberto Nigriello, “in questo momento non ci sono atti e delibere sufficienti che rendono possibile la convocazione di un consiglio”, amen!
Non ci sono atti e delibere scritte dai funzionari, ma ci sono riunioni continue per decidere il futuro dell’ex Leuci o di valutare project sul centro sportivo del Bione, il tutto da quanto si apprende dai giornali, non già nelle sedi istituzionali come dovrebbe essere, ma nelle sedi del Partito Democratico.
Che si parli di Linee Lecco, di Bione o dei favori da fare ai privati cittadini sembra che la sede del comune di Lecco si sia trasferita negli uffici del PD, dove quattro “gatti”, ma giusto quattro decidono per tutti noi che ignoriamo bellamente di dossier istituzionali che dovrebbero essere resi noti.
Non mi risulta che il Sig. Prefetto, nonostante messo al corrente dai consiglieri di minoranza di questa sgradevole situazione, sia intervenuto.
Si continua in maniera maldestra a fare uscire notizie sulla stampa.
Un bel supermercato nell’area ex Leuci, ne sentivamo proprio il bisogno, un project leasing, l’ennesimo, al Bione dopo aver annunciato ai quattro venti che la formula del leasing non è accettabile in alcun modo, alberghi che dovrebbero sorgere come funghi ma ancora non è stata fatta una sola commissione al riguardo, progetti che vengono annunciati con enfasi sui giornali, ma alla nostra richiesta di accesso agli atti non risulta alcun documento, richiesta o progetto presentato da chicchessia.
Una stucchevole sagra finalizzata a sollevare una cortina di nebbia sulle inadempienze di questa amministrazione che vive solo dei progetti lasciati o pianificati dalla precedente.
Insomma tanto fumo, ma manca l’arrosto, nonostante abbiano oltre 40 milioni in cassa provenienti dal PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e incamerano la quota massima di Irpef dai contribuenti lecchesi.
In quattro anni sono stati bravi a fare propaganda, adesso sono in piena campagna elettorale e sembra che Lecco insicura sul fronte dell’ordine pubblico, paralizzata dal traffico, decentrata e poco efficiente nei servizi comunali, incapace di mantenere operative le convocazioni e informare gli agoni democratici e istituzionali sugli orientamenti in atto, sia per loro il Bengodi dove basta informare il partito di riferimento per far andare meglio le cose.
Chiedo ancora una volta al Sig. Prefetto di rendere edotto il Sig. Sindaco e la sua Giunta su quelli che sono i diritti dei consiglieri comunali liberamente eletti dai cittadini di essere informati, non già dalla stampa locale, ma nelle apposite sedi istituzionali.
Corrado Valsecchi
Capogruppo consiliare di Appello per Lecco