CALCIO: A LECCO 36 ORE
PER IL GUINNESS DEI PRIMATI.
E PER BENEFICENZA

palloneLECCO – Un match di 36 ore per essere nel Guinness dei primati. Lo stadio Rigamonti-Ceppi di Lecco potrebbe  entrare nella storia del calcio mondiale grazie a un singolare record. Sabato 13 luglio, alle 8 del mattino, il manto erboso dello stadio cittadino ospiterà infatti quella che potrebbe diventare la partita di calcio più lunga della storia. Per 36 ore, fino alle 20 di domenica, due squadre composte da undici giocatori si affronteranno dando vita a una lunghissima maratona calcistica che impegnerà centinaia di calciatori.

L’evento è promosso dagli organizzatori del Palio delle Contrade di Chiuso e inizialmente doveva giocarsi sul campo sintetico di Cremella, ospiti del Luciano Manara, poi però, l’incontro si terrà sul campo principale della città manzoniana. “Uno degli organizzatori, Luca Dossi, ha notato che la partita più lunga del mondo dura 35 ore – spiega Giuseppe Granata, nell’organizzazione dell’evento –. Così noi abbiamo deciso di giocare un’ora in più per poter battere il record”. Non ci saranno però i commissari provenienti esultanza-calcio-leccodal Regno Unito. “Abbiamo 18 arbitri Aia-Associazione italiana arbitri e gli uomini della Federazione cronometristi che certificheranno la durata – continua –. Finora abbiamo circa 350 iscritti, ma il top sarebbe arrivare a 800, così tutti giocherebbero un’ora. Le iscrizioni comunque sono aperte fino all’ultimo giorno e chiediamo a chiunque voglia di venire a giocare e a dare una mano”.

L’idea è quella di costituire 72 squadre di undici giocatori ciascuna. Ogni ora, durante una pausa di gioco, fallo laterale, punizione o rimessa dal fondo, si varieranno le squadre, tenendo sempre in campo 22 giocatori e non facendo terminare la gara. Tutti insieme proveranno a finire nel libro del Guinness dei primati, ma c’è anche uno scopo benefico: il ricavato dell’iniziativa sarà infatti destinato alla costruzione di un museo nel rione di Chiuso per ricordare la figura del Beato Serafino Morazzone, storico religioso simbolo del quartiere lecchese. “La canonica dietro la parrocchia di Chiuso ora è sistemata – spiega Granata – ora stiamo raccogliendo i fondi per allestire le sale del museo. Il prevosto di Lecco Franco Cecchin sta seguendo questo aspetto”. Chi vorrà giocare dovrà pagare una quota simbolica – otto euro per mezzora, dieci per un’ora – e i soldi raccolti dai partecipanti aiuteranno il museo.