CALCIO LECCO: A NOVARA TIFOSI TRATTATI COME “CRIMINALI”

LECCO – La trasferta della Calcio Lecco a Novara si è rivelata un’esperienza complicata per la squadra e i suoi tifosi, segnata non solo dalla prima sconfitta esterna della stagione, ma soprattutto dal trattamento umiliante riservato ai tifosi blucelesti in terra piemontese.

Il Lecco Club Shamrock racconta che il viaggio è iniziato con un socio del club che, arrivato a Novara in bicicletta, ha subito un malore che lo ha costretto a una caduta e al successivo trasporto in pronto soccorso. Fortunatamente le sue condizioni sono migliorate e sarà presente per la prossima partita. Questo episodio personale ha aggiunto tensione a una trasferta già difficile.

All’ingresso dello stadio Piola, le forze dell’ordine hanno sequestrato lo striscione recante la scritta del gruppo, ovvero “Shamrock“, ritenuta potenzialmente offensiva. Lo striscione, insieme al Paddy portafortuna, è stato restituito solo al termine della partita.

Le difficoltà non si sono limitate solo allo striscione. Le le forze dell’ordine hanno anche sequestrato le aste delle bandiere lecchesi, effettuando perquisizioni accurate e in certi casi invasive, con controlli che hanno incluso palpeggiamenti e l’impiego di cani anti-droga. Tutti i tifosi sono stati inoltre obbligati a togliersi le scarpe prima di accedere al settore ospiti.

Ulteriori contestazioni sono arrivate dal prezzo dei consumi all’interno dello stadio, giudicati eccessivi: lattine di birra calde a 6 euro, bibite a 5 euro e bottigliette d’acqua a 2 euro. Si ipotizza che il Novara abbia voluto replicare i prezzi applicati per eventi di grande richiamo come le Atp Finals di tennis a Torino, situazione che non ha trovato il favore dei tifosi lecchesi.

Per chiudere “in bellezza”, la Calcio Lecco è poi stata multata perché i suoi tifosi avrebbero danneggiato quegli assurdi teli con cui il Novara Calcio ha “impacchettato” l’80% dello stadio, impedendo ai tifosi di muoversi liberamente all’interno del proprio settore.

RedSpo