CALCIO: LECCO E LE AVVERSARIE,
FINALE GIÀ SCRITTO NEL GIRONE?

Chi sarà l’anti Monza? È questa la domanda che tutti si fanno riguardo al girone A della Serie C. Il primo scorcio di campionato ha confermato le impressioni della vigilia: i brianzoli dopo tre giornate sono già in testa in solitaria. Sono finora gli unici capaci di fare bottino pieno: 9 punti, frutto di 3 vittorie consecutive.

La favorita del girone è quindi indiscutibilmente il Monza di Berlusconi che, con una massiccia campagna acquisti, ha un po’ demoralizzato le altre società, analogo a quanto fatto a Bari dal patron De Laurentiis che, nonostante il Napoli sia sempre in prima linea per i bookmakers in Serie A, ha deciso di puntare anche sui galletti pugliesi per un pronto ritorno in Serie B.

LE INSEGUITRICI – La stagione, però, è lunga e la serie C è una realtà difficile da pronosticare, con sorprese sempre dietro l’angolo. Prova ne è l’attuale classifica: dietro il Monza c’è il Renate, 4 mila abitanti proprio nell’hinterland brianzolo, e le Pantere nerazzurre sicuramente non sono partite con l’obiettivo della serie B. Novara e Como, nella parte alta, confermano invece ambizioni importanti, in particolare i piemontesi, nonostante numerose cessioni, restano una squadra temibile: Gonzalez, Bortolussi, Bianchi e Marchegiani sono un lusso per la categoria.

LE AMBIZIONI DEL LECCO – Ne sa qualcosa una delle possibili sorprese del campionato: il Lecco. Risorto dalle ceneri del fallimento e tornato in serie C, dopo quasi un decennio, a seguito della trionfale cavalcata dell’anno scorso. I blucelesti di mister Gaburro hanno perso 0-3 al “Silvio Piola” di Novara, il risultato però può trarre in inganno, se si riguarda il film del match: due reti sono arrivate nei minuti finali con il Lecco proteso tutto in avanti. L’obiettivo del club lombardo resta la salvezza, almeno quest’anno, anche se secondo diversi osservatori si potrebbe ambire a qualcosa di più, se si riuscisse a trovare la giusta continuità.

TOSCANA (IN)FELIX – Già, la continuità. In un campionato lungo e difficile come la serie C è fondamentale. Ne sanno qualcosa società partite con ambizioni di alta classifica ma che si trovano, già a metà settembre, a fare i conti con i primi mugugni. Su tutte: la Carrarese di mister Silvio Baldini (e dei vari Tavano, Maccarone, Bentivegna, Biasci e Caccavallo) e il Siena, affidato alle mani esperte di mister Del Canto, intenzionato a riportare il calcio che conta all’”Artemio Franchi”, uno stadio che fino a pochi anni fa ospitava Juventus, Milan e Inter. Entrambe le toscane galleggiano, per ora, a metà classifica. Per la lotta salvezza rischiano maggiormente, sulla carta, Giana Erminio, Pergolettese, Gozzano e Pro Patria.

Si sa che il calcio non è matematica e i soldi spesi dovranno trasformarsi in gol, il finale non è affatto scritto e il Monza la promozione dovrà conquistarla sul campo. L’unica certezza è che anche nel girone A non mancheranno le emozioni.

 

Pubblicato sotto