CALCIO , VALENTE: “PROGRAMMIAMO IL FUTURO, UN GRAZIE AI TIFOSI”

LECCO – Dopo la sconfitta casalinga per 1-0 contro l’Atalanta Under 23 nella 38esima e ultima giornata di Serie C, ha parlato l’allenatore Federico Valente. Un commento al match e più in generale alla stagione appena conclusa.

Il campionato è finito. “Considerando come sono andate le cose, capisco il sollievo: ora possiamo concentrarci sulla programmazione futura. Chi è sceso in campo ha dato il massimo, ma bisogna riconoscere che gli avversari avevano una qualità superiore – dice il tecnico – Non posso che ringraziare la nostra tifoseria. Ci sono stati vicini fin dalla prima partita contro la Pro Vercelli, quando la situazione era davvero complicata. Anche oggi, nonostante la partita non avesse nulla in palio, sono venuti in tanti a sostenerci. Sono davvero eccezionali: il loro supporto è qualcosa di straordinario”.

Sulla gara con l’Atalanta U23: “Non sono d’accordo con chi dice che per 60-70 minuti non abbiamo fatto nulla. Nei primi 15 minuti abbiamo avuto tre occasioni, anche se siamo stati poco precisi negli ultimi metri. Devo fare i complimenti a chi ha giocato oggi, soprattutto ai tre difensori che si sono comportati molto bene. I ragazzi hanno provato a dare tutto, anche se non siamo una squadra portata a gestire il possesso palla. Voglio sottolineare la prestazione di chi è sceso in campo, anche se so che il risultato condiziona i giudizi: senza punti sembra non valga nulla, e il gol subito è arrivato per una disattenzione. Mi dispiace perché vorrei continuare a lavorare con questi ragazzi, ma allo stesso tempo sono contento di poter pianificare il futuro. Ho fatto certe scelte per non rischiare i diffidati, dando spazio a Di Bitonto e Anastasini che hanno fatto bene. Guardiamo il lato positivo”.

“Molti ci hanno fatto i complimenti per come abbiamo superato il momento difficile – prosegue Valente -. Ho visto una crescita nella mentalità di squadra: Sipos, ad esempio, difende in modo incredibile. Questa è la base da cui partire, ma dobbiamo migliorare nella gestione del pallone e vorrei che la squadra difendesse più alta. Tra le linee dobbiamo essere più vivaci. Prima di tutto bisogna definire la rosa, poi si penserà al ritiro e allo staff. Ci sono tante cose da sistemare: ci prenderemo tre settimane per parlare con ogni giocatore e capire chi resterà e chi partirà. Zanellato? Quando è arrivato, aveva pochi minuti nelle gambe, ma ha subito sposato la mia idea di gioco, sia con che senza palla. Si vede che ha esperienza in altre categorie. Puntiamo su di lui, anche se ci sono ancora molte cose da valutare».

“Prima delle partite decidiamo già alcune sostituzioni: i quinti nel mio sistema devono avere corsa e spinta. Grassini e Cavallini erano in difficoltà nel secondo tempo. A centrocampo speravo che Anderson e Zanellato reggessero, mentre Di Bitonto era un po’ teso, comprensibile visto l’esordio. Anastasini mi ha colpito subito: ha battuto dei corner davvero belli. Sipos e Kristoffersen? Non era previsto iniziare così, ma Di Gesù non si è sentito bene e ho dovuto cambiare. Con Leon e Kristo ci si adatta velocemente, anche se la palla si muoveva troppo rapidamente. Hanno messo in difficoltà gli avversari, pensavo potessero creare di più, ma sono pronto a lavorare anche con due punte. Kristoffersen resta? Facciamo un referendum (ride, ndr). Ci sono tante cose da valutare, bisogna trovare il giusto equilibrio. Sono soddisfatto di aver mantenuto il 13° posto: so che non è il massimo per il Calcio Lecco, ma i ragazzi hanno dato tutto per arrivarci”, conclude Valente.

Ha parlato anche Amadou Fall. “Ho avuto i crampi, non riuscivo a stare in piedi e ho chiesto il cambio. Peccato per il risultato, volevo giocare fino alla fine. Mi piace giocare coi piedi ma poi il mister ha chiesto di non farlo e di giocare sopra. Uomo contro uomo è difficile cercare il terzo, quindi ho cercato sempre Sipos e Kristoffersen”.

“In questa stagione ho imparato tanto e non mi aspettavo di giocare. Anche allenarmi tutto l’anno mi avrebbe fatto fare esperienza, poi ho gente Furlan e Marrone dalla quale poter imparare. Per esempio con Furlan ci parliamo tanto anche fuori dal campo perché è un esempio e lo stimo – aggiunge il portiere – Appena arrivato in Italia sono andato al Sassuolo e alla Juventus a fare dei provini. Quindi mi sono trovato in Serie D a Varese e giocavo in Juniores; dopo quell’esperienza sono venuto qui a fare l’Under 17 e poi sono andato a Canosa in Eccellenza, prima di tornare, fare il ritiro e andare in Serie D alla Clodiense e vincere il campionato”.