LECCO – Venerdì alle 16:30, al Rigamonti-Ceppi, è in programma l’ultima sfida casalinga per la Calcio Lecco, ormai a salvezza raggiunta. L’avversaria è l’Atalanta U23 e il tecnico Federico Valente e i suoi vogliono congedarsi con un successo davanti al proprio pubblico.
“Sono felice di avere la salvezza in tasca da due settimane. Sarebbe stato difficile arrivare all’ultima gara non salvi – dice Valente – Scenderemo in campo per dimostrare cosa sappiamo fare, io pretendo qualità e intensità dai ragazzi. Dopo aver rivisto la partita di venerdì non devo farmi condizionare dal risultato, con tre palle-gol non abbiamo fatto poi così male. Ma anche i ragazzi non erano contenti della prestazione e per questo vogliono riscattarsi“.
“In casa nostra ci sarà un motivo se gli avversari faticano – prosegue Valente – Abbiamo il sintetico e sono due sport diversi, chi viene qui trova un campo diverso. Io sono qui anche per trovare delle soluzioni per la prossima stagione, trovare un campo in erba per andare fuori una-due volte è nei nostri pensieri”.
Le condizioni di Ferrini. “Sta meglio, ma non sarà a disposizione – risponde l’allenatore – Grassini l’ho provato braccetto come fatto in precedenza con Kritta, dietro non ci sono troppe chance. Ne troveremo tre, ci sono anche Polito, Marrone e Stanga. Conta anche chi è diffidato. Martic espulso? Era arrabbiato, ma deve capire che quel gesto è stato visto dall’arbitro come un pugno. Anche Galeandro è in diffida. In attacco ci sono Kristoffersen, Mendoza e Attys: proveremo a inventarci qualcosa per fare male all’Atalanta”.
Dolente capitolo calci piazzati. “Li alleniamo sempre, cambieremo di nuovo, dobbiamo essere tosti – dice Valente – La cosa migliore sarebbe proprio non concedere i corner. Anche ai giocatori dà fastidio, il mio vice se ne occupa tanto perché era un difensore di grande livello. È questione di atteggiamento nell’area. I giovani? Vorrei che facessero ancora più gruppo con gli altri. Anastasini ha fatto uno sviluppo molto importante, avrei voluto buttarlo nella mischia. Casiraghi? Penso che abbia un piede fenomenale e letture di gioco che non si vedono in tanti giocatori”.