LECCO – Dopo la vittoria per 5-1 sul Caldiero Terme, la Calcio Lecco torna in campo oggi, sabato 14 dicembre alle 15, in trasferta contro l’Atalanta Under23. 29 i punti in classifica dei bergamaschi contro i 23 dei blucelesti allenatori da mister Volpe.
E, nella classifica conferenza stampa della vigilia, proprio Gennaro Volpe esordisce lamentando una situazione ormai difficile da gestire. “Più che preoccuparmi dell’Atalanta, squadra giovane di talento e fortissima, io mi preoccupo della mia squadra perché così si fa fatica a lavorare. Sono molto arrabbiato: quando vivi una emergenza per una partita, può succedere. Ma quando questa emergenza diventa la normalità, io non lo accetto. Lavorare con soli 13-14 giocatori alla volta diventa difficile. Anche domani saremo in 13 con 3 ragazzi della primavera”.
“Io sono sempre uno realista e obiettivo – continua Volpe – Settimana scorsa abbiamo vinto, ma non ero del tutto contento. Un risultato non può nascondere le difficoltà del momento. Chi ho a disposizione sta dando veramente l’anima, stanno dando tutto. Ma chiaramente io sto più gestendo che lavorando, non ho alternative e devo stare attento a qualsiasi dettaglio”.
“L’abbondanza in attacco? Giusto lì. Menzoda è un giovane che ha rinnovato e ha prospettiva, ma deve crescere e avere continuità lavorando tanto. Zuberek è un altro giovane di prospettiva, è un asso che può essere in campo dall’inizio o a partita in corso. Riguardo gli infortunati l’unico che rientra è Billong, ma è fuori da un po’ di tempo e non potrà essere al 100%. Tutti gli altri restano out e sono infortunati perché semplicemente si sono fatti male”.
“Il modulo? Continuo col 3-5-2 perché mi piace portare avanti una idea e dare un’impronta alla squadra – precisa il tecnico – Ma io vorrei solo fare l’allenatore e avere 20 giocatori a disposizione da allenare, non mi piace gestire. Si tratta di una situazione difficile, questa è la realtà purtroppo. Quando si subentra come allenatore, si prende tutto il pacchetto per forza, soprattutto i problemi. Ovviamente qui ne abbiamo trovati cercando di risolverli. Avevamo il dovere di alzare alcuni numeri atletici che non corrispondevano ai nostri parametri. Quando cambi metodologia possono esserci degli intoppi e questo fa parte del percorso di ognuno di noi. Quando io sono arrivato ho visto gente che dopo 50′ aveva la lingua di fuori. Un giocatore come Galli nelle prime partite aveva i crampi dopo 50′. Questa è la situazione che ho trovato, ogni altro discorso è superfluo”, conclude Volpe.