CALCIOSCOMMESSE, ARRESTI
E PERQUISIZIONI IN TUTTA ITALIA. LECCO SAREBBE ESCLUSA

calcioscommesseCATANZARO – C’è una nuova inchiesta sul calcioscommesse, questa volta in Lega Pro e Serie D: la Polizia sta eseguendo in queste ore decine di fermi in tutta Italia a carico di calciatori, dirigenti e presidenti di numerose società. Ci sarebbero anche alcuni imprenditori. L’inchiesta, coordinata dalla Dda di Catanzaro, vede decine di persone e club accusate di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Perquisizioni sono in corso nelle sedi di diverse squadre. 50 i fermati, quasi 80 gli indagati, oltre 30 le squadre coinvolte. Indagini anche su partite truccate in Serie B riguarderebbero tra le altre società il Brescia ed il Livorno.

L’operazione ha portato ad arresti e sedi perquisite in 21 province italiane: Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Bari, Napoli, Milano, Salerno, Avellino, Benevento, L’Aquila, Ascoli Piceno, Monza, Vicenza, Rimini, Forlì, Ravenna, Cesena, Livorno, Pisa, Genova, Savona.

Lecco e le sue società non sarebbero dunque nel mirino; le province più vicine colpite dall’operazione sono quelle di Monza e Brianza e di Milano. Ma tra i calciatori e gli addetti ai lavori fermati spuntano alcuni che hanno giocato contro Lecco e Olginatese. Il più noto è forse Ninni Corda, attualmente allenatore del Barletta, che sedeva sulla panchina del Savona nella stagione 2011/2012, quando i blucelesti, allora in C2, vinsero in Liguria nei minuti di recupero in un match molto discusso nei giorni successivi a causa delle accuse di combine, mai prese davvero in considerazione, mosse da Pasquale De Francesco, allora presidente del Montichiari, che a causa di quel risultato vedeva la salvezza allontanarsi.