È notizia di questi giorni l’abbattimento dei platani al Lavello annunciata dall’Amministrazione Ghezzi.
La motivazione è sempre la stessa: “Sono ammalati”… quindi l’unica soluzione è: “Abbattiamoli tutti!”. Vi sembra normale? Nel comune di Calolziocorte, purtroppo, questi interventi lo sono diventati. Nessuna manutenzione programmata degli interventi o addirittura il nulla, con piante che invadono la ciclabile, alberi infestati dai rampicanti, attenzione e cura delle piante completamente assente in tutto il territorio, se non per gli abbattimenti.
La cosa è ancor più grave, quando si parla del contesto del monastero, con il taglio “gratuito” deciso dall’Amministrazione, senza che avvenga la successiva ripiantumazione o con esemplari “ridicoli” e lasciati al loro destino, a fronte del sacrificio di esemplari importanti.
E come dice un cittadino demoralizzato attraverso i social in questi giorni: “I platani hanno più di cent’anni e con loro si sono ammalati”, guarda caso solo quelli che gli davano fastidio ed è per questo che oggi interroghiamo anche chi autorizza i tagli, ossia il Parco Adda, che sembra si sia improvvisamente “addormentato” non pretendendo il rispetto delle prescrizioni.
La manutenzione dei nuovi platani ormai decennali, messi a dimora dalla precedente Amministrazione (non Ghezzi), quando mai è stata effettuata? Fortunatamente questi sono certificati e per il loro abbattimento ci si deve inventare qualcosa perché “tutto a Calolziocorte è pericoloso”.
Sindaco Ghezzi, faccia un giro per la sua Città, così come dovrebbe essere, per rendersi finalmente conto che durante le sue Amministrazioni, le manutenzioni del verde sono state ridotte al minino e gli abbattimenti potenziati al massimo. Cerchi di ricordarsi quando, strumentalmente, sollevò tanto polverone per delle radici sradicate ad alcuni pini in zona Lavello, a seguito dei lavori di sistemazione della zona mercato e ad oggi ancor ben saldi, il tutto solamente per contestare l’allora Amministrazione di Valsecchi Cesare.
Nel contempo invito i Cittadini sensibili a questa tematica e in particolare per questo contesto, a far sentire la propria voce. Non è più accettabile assistere passivi all’ennesimo scempio targato Ghezzi.
Sonia Mazzoleni – Calolziocorte BeneComune

