CALOLZIO CAMPO DI GARA
DELLA PRIMA NAZIONALE
DI CANOAGIOVANI

calolzio canoagiovani 1CALOLZIOCORTE – Scongiurata la pioggia, il penultimo week-end di Calolziocorte ha dato il via alla primavera sportiva del “maggio calolziese”, una serie di appuntamenti che, dal 18 aprile al 13 giugno, ravviverà tutto il territorio comunale e non solo. Uno sprint iniziale degno della manifestazione che è partita ospitando la prima e la seconda gara nazionale di Canoagiovani, campionato della Federaziona Italiana Canoa Kayak dove le nuove generazioni hanno fatto vedere le loro capacità nella discesa classica e nella discesa sprint.

La disciplina classica ha aperto le danze: il percorso aveva la sua partenza dal lago di Olginate e l’arrivo subito dopo le rapide che si snodano sotto i ponti della ferrovia. Un percorso interessante, arduo, la cui parte finale, tecnicamente una rapida di II grado, è stata poi utilizzata come discesa sprint, momento che ha visto competere più di 150 ragazzi. Novità di quest’anno il debutto del primo C2 tutto al femminile, composto da Alice Panato e Maya Girardi.

L’evento ha ospitato 15 società sportive nazionali e risollevato, complessivamente nella due giorni, il turismo calolziese, generando più di cento pernottamenti. L’amministrazione comunale ha ringraziato tutte le società partecipanti e ha premiato le società vincitrici con alcuni libri che raccontano la storia del santuario del Lavello ed un romanzo ottocentesco ambientato proprio a Calolziocorte. L’iniziativa è stata organizzata dalle società Canoa Kayak 90, al 25° anno di fondazione, con la collaborazione della Pro Victoria. Mente e braccio operativo della manifestazione il presidente del sodalizio canoisti Ruggero Torri e il suo gruppo di collaboratori.

calolzio canoagiovani 4

Un contest, questo dei canoisti, che raggiunge Calolziocorte non per la prima volta, ma che sicuramente ha trovato in passato condizioni di gara migliori ed un’Adda con molta più acqua a disposizione. Non si può fare a meno di notare le ampie porzioni di spiaggia che si aprono all’interno del letto del fiume e che fanno ripensare alle scarse piogge di questo periodo ma anche ad alcuni interventi che in passato hanno in parte compromesso la portata del fiume. C’è però una nota positiva suonata da chi al fiume si è proprio trovato in mezzo: i commenti di alcuni atleti che hanno definito il percorso comunque interessante, bello e con molti meno pericoli o imprevisti dovuti a momenti di piena improvvisa o per la visibilità di certi ostacoli.

Paolo Saporito