CALOLZIOCORTE – Nel consiglio comunale di lunedì 28 si è osservato un minuto di silenzio in memoria di Papa Francesco, che ha accompagnato anche il ricordo del volontario e alpino Giuseppe Balossi, recentemente scomparso e omaggiato dal gruppo Calolziocorte BeneComune.
Ad animare il dibattito il debito fuori bilancio riguardante l’intervento sulla frana in via Grigne, a Rossino: come spiegato dal sindaco Marco Ghezzi, “è stata attuata una procedura di somma urgenza che consente di bypassare alcuni passaggi burocratici ed è stato dato incarico a un’impresa del territorio di ricostruire il muro di contenimento e la scarpata, di circa 30 metri. Il lavoro, che avrà una durata di circa 3 mesi, sarà complicato e avrà un costo totale di 230mila euro, con un probabile contributo da Regione Lombardia di 100mila euro; non avendo tutte le risorse, dobbiamo effettuare questa procedura in cui ci impegniamo a iniziare i lavori e sostenere le spese. Andremo a realizzare berlinesi, palificare, sostituire il parapetto non a norma e cercheremo di evitare di ridurre la larghezza della strada”.
Il capogruppo di Cambia Calolzio Diego Colosimo ha lanciato una riflessione: “È necessario stimolare gli uffici comunali e l’impresa a seguire costantemente l’attività di cantiere; sappiamo che in altri lavori, per motivi estranei all’amministrazione, le ditte “spariscono”, e vogliamo evitare di allungare i disagi ai cittadini”.
Gli ha fatto eco la capogruppo di Calolziocorte BeneComune Sonia Mazzoleni: “Quando si erano diffuse voci di tempi di un anno non abbiamo commentato, ma sarebbe stato impossibile lasciare un nucleo abitativo in quelle condizioni per così tanto tempo. Vogliamo capire se sono state individuate le cause del cedimento. La situazione era già stata segnalata dai residenti, negli anni la scarpata ha cambiato forma”.
Ghezzi ha risposto che “il primo smottamento dell’anno scorso si pensava fosse dovuto a un forte flusso di acque da temporali molto intensi; probabilmente le cause sono state falde di acqua sorgiva che hanno accelerato il degrado del muro. Mi sono recato sul posto con l’assessore Dario Gandolfi e ho ascoltato tutti i cittadini, ma in ultimo il parere più importante sarà quello dei tecnici”.
Un altro punto che ha fatto discutere è stato quello della gestione post-operativa della ex discarica di Calolzio: “Dalla Provincia riceveremo 172mila euro per la co-gestione del sito per 10 anni – ha spiegato il primo cittadino – e otterremo vari vantaggi, non ultimo la maggior sinergia con l’ente. Da qui a 10 anni, siccome la società proprietaria è fallita e non vuole entrarne in possesso, la discarica tornerà al Comune; la nostra intenzione è entrare a farne parte già ora per poter fare manutenzione ed usufruire di vantaggi e bonus dall’energia prodotta dai pannelli solari che vogliamo installare”.
Sonia Mazzoleni ha posto in dubbio questo passaggio: “E se questi soldi non dovessero bastare per i 10 anni di gestione? Perché c’è premura di fare questo passaggio senza installare i pannelli in anticipo, c’è la certezza che questo avverrà? Prima del 2018 quelle due aree erano boschi con piante importanti, non ho mai sentito di boschi cresciuti su ex discariche e mi preoccupa”.
A stretto giro la replica di Ghezzi: “Non c’è certezza di un’opera prima di farla, serve una sicurezza dal punto di vista economico e ambientale per Calolzio; adesso abbiamo i finanziamenti, aspettare sarebbe un rischio”.
L’assessore Dario Gandolfi ha poi spiegato nel dettaglio il progetto: “Abbiamo due discariche da gestire. La prima ha già completato 30 anni di gestione, quindi non siamo più tenuti a effettuare controlli. La seconda discarica, di proprietà della Provincia, ha una concessione valida fino al 2037 e contiene solo liquami non inquinanti. Dopo aver effettuato le analisi, possiamo convogliare questi liquami nella fognatura comunali, portandoli dal contenitore, per caduta, alla zona della ciminiera dove vengono pompate le acque nere. In questo modo, non avremmo costi aggiuntivi, eccetto quelli per lo smaltimento dei liquami.
Per avviare questa prima fase operativa, il comune deve acquisire un’area di 28mila metri quadrati. Potrebbe esserci anche la possibilità di produrre un megawatt di energia elettrica, poiché Silea è intenzionata a costruire un impianto fotovoltaico. Abbiamo già ricevuto un parere informale dal parco, che ha confermato che l’impianto non sarebbe visibile dalla strada.
Con la proprietà dell’intera area, possiamo inviare un progetto preliminare a LRH, Silea e al Parco Adda per valorizzare la discarica dismessa”.
Diego Colosimo, che si è detto da sempre a favore dei progetti green, ha sottolineato che “in questa visione ci sono passi complicati e tante variabili di cui non avremo certezza; al di là del documento predisposto, spaventa la possibilità di dover fare ulteriori investimenti per i costi straordinari”. Gli fa eco Sonia Mazzoleni: “Le convenzioni ci sono, ma come in altre opere sul territorio, non c’è certezza che i lavori vengano completati. Se c’è qualche privato che spinge perché ha un interesse economico alto, un perché ci sarà; mi preoccupa inoltre vedere una montagna di pannelli in un contesto ambientale del genere”.
La votazione ha quindi visto BeneComune contraria, mentre Cambia Calolzio si è astenuta.
La discussione si è poi spostata sull’approvazione delle tariffe Tari: per Ghezzi, “l’amministrazione ha voluto ricostruire un equilibrio tra le tariffe delle utenze domestiche e non domestiche; quest’anno le prime verseranno il 52,08%, mentre per le imprese l’aliquota è fissata al 47,92%, con un aumento dell’8-10% per le non domestiche e un aumento variabile intorno al 10% per le altre. Questa variazione è stata fatta perché per molte utenze non domestiche il costo della Tari è diventato insostenibile, abbiamo cercato di tutelare le attività lavorative che hanno sempre pagato maggiormente”. Le scadenze delle rate restano fissate al 31 luglio e al 2 dicembre.
La capogruppo di BeneComune Sonia Mazzoleni ha quindi rivolto una critica alla situazione attuale del centro di raccolta: “Bene la convocazione della commissione e l’impegno delle minoranze, ma lo status quo di questi anni è rimasto invariato perché siamo rimasti inascoltati; chiedo all’assessore alla polizia locale di registrare le immagini degli individui che entrano nella discarica nei giorni non previsti per loro”. Le fa eco Wilna De Flumeri, che mette in luce le problematiche dei cestini in città, con molti incivili che abbandonano rifiuti organici e altri scarti non destinati ai cestini pubblici.
La votazione vede BeneComune contraria e Cambia Calolzio astenuta.
Discusso anche lo stato dei lavori nelle scuole: dalla minoranza sono state evidenziate le situazioni della scuola di Foppenico, per cui la fine lavori era prevista per febbraio di quest’anno, e il complesso di Sala, dove la nuova ala dell’edificio, da concludere a settembre 2023, è ancora incompleta e, come sottolineato dalla consigliera Wilna De’ Flumeri, “occupa uno spazio sacrificato all’attività didattica”.
Il sindaco Ghezzi ha specificato che i lavori nel plesso di Foppenico saranno conclusi per giugno e che riguardo la struttura di Sala, in via di completamento, è stato già sollecitato più volte il direttore dei lavori. Inoltre ha dichiarato che nella pausa estiva verrà rifatto il pavimento della scuola di Lorentino e che verrà riverniciata la scuola del Pascolo, oltre al rifacimento della pavimentazione della palestra.
Michele Carenini