CALOLZIO, “T-RED”: PER MAZZOLENI (BENECOMUNE) “SITUAZIONE ASSURDA”

CALOLZIOCORTE – Il contestato T-Red, il sistema di controllo delle violazioni stradali posizionato sul semaforo dell’incrocio tra corso Dante e via Galli, è diventato nelle ultime settimane tema di accesa discussione in politica e tra i cittadini, a causa dell’elevato numero di sanzioni emesse e del sistema con cui queste sono state confermate: il dibattito è proseguito sui social, tra le testimonianze e le proposte, e l’amministrazione, a seguito delle difficoltà di gestione, ha deciso infine di rimuoverlo, ipotizzando di sostituire direttamente il semaforo con una rotonda a raso.

L’opposizione di Calolziocorte BeneComune ha criticato fin dall’inizio l’installazione dello strumento e, attraverso le parole della capogruppo Sonia Mazzoleni, ne ha evidenziato le problematiche.

“Il T-Red è stato spento – ha spiegato – perché si è creata una situazione assurda, pagata a caro prezzo dai calolziesi e non solo.

Una scelta di questa amministrazione il cui vero effetto lo scopriremo solo nelle prossime settimane, considerato che le sanzioni notificate sono quelle riscontrate fino a metà giugno. Ora l’amministrazione scarica le responsabilità sulla società, ma di fatto la scelta è stata fortemente voluta dal sindaco Marco Ghezzi e dalla sua giunta, che ha scelto di installare questo strumento vessatorio nei confronti dei cittadini.

La stessa si nasconde dietro alla realizzazione di una rotonda per “spegnere” le polemiche e rendere sterile la raccolta firme.

La realtà? Hanno speso 20.000 euro per garantire la svolta a sinistra da via Galli su corso Dante, peggiorando da subito la viabilità (primo errore);

Hanno speso 139.000 euro per bastonarci con il T-Red (secondo errore);

Stanno promettendo e improvvisando una rotonda che non risolverà i problemi (terzo errore) … anzi! Avremo meno sicurezza per i pedoni, sperpero di ulteriore denaro e nessuna analisi e valutazione del piano del traffico.

La soluzione? La speranza che il buon senso illumini i nostri amministratori, riportando la situazione del semaforo com’era precedentemente, con un bagno di umiltà e le scuse. Tutto ciò attenuerebbe il problema e ci costerebbe meno.

Un’ultima considerazione: ma se la società ha sbagliato, perché devono pagare i cittadini?”.

BeneComune ha quindi promosso la raccolta firme evocata poche settimane fa, che chiede di “ripristinare la situazione precedente del semaforo di via Galli con divieto di svolta a sinistra da via Galli verso Lecco e semaforo con indicazione (e non lampeggiante) da corso Dante verso la stazione”, oltre alla rimozione del T-Red. A questo link è possibile visualizzare il modulo online, mentre Mazzoleni ha annunciato che il gruppo sarà presente dalle 6 di lunedì in vari punti di Calolzio, a partire da piazza Vittorio Veneto, per raccogliere le firme dal vivo.

Michele Carenini