CALOLZIOCORTE – A sei mesi dall’apertura Lavel, la trattoria contemporanea con bar che ha rivitalizzato gli spazi adiacenti al Monastero del Lavello, può già tracciare un bilancio più che positivo.
Nato da un progetto ambizioso, dopo aver vinto il bando indetto dalla Fondazione S.Maria del Lavello, e presentato a fine gennaio, il locale di Enrico “Chicco” Bolis, imprenditore calolziese del settore food & beverages attivo a Milano e in diverse locations sul Lario (tra i quali il recente Merci Baguette di Mandello), ha saputo inserirsi con discrezione ma decisione nel cuore del Monastero, contribuendo a sostenere la Fondazione, che solo pochi mesi fa rischiava la chiusura.
“Non posso che manifestare grande felicità per questo primo periodo – racconta il presidente della Fondazione Roberto Monteleone –. In un momento in cui tutto sembrava perduto, ho tenuto duro, sperando in un cambiamento. Il supporto di poche persone ha portato a un grande risultato”.
Tra queste, un ruolo chiave lo ha avuto Bolis, che ha portato professionalità e visione: “Abbiamo aperto in punta di piedi, senza clamore, ma con una forte sinergia con le imprese del territorio e la Fondazione, che lavora al nostro fianco ogni giorno”, ha ricordato l’imprenditore.
“La Trattoria Lavel – ha spiegato Bolis – non è solo un ristorante: è un punto di aggregazione, un motore culturale e sociale che contribuisce tra l’altro a far vivere il mercato settimanale; l’accoglienza nei weekend e l’attenzione alla qualità hanno già conquistato i clienti locali e i visitatori curiosi. C’è un movimento che trascina e spinge a fare sempre di più – continua –. L’originalità, in un luogo che sembrava destinato al dimenticatoio, fa la differenza“.
Il mese di luglio segna un altro passo importante: l’apertura dell’albergo, con 8 camere, che segna l’esordio assoluto di Bolis nel mondo dell’hospitality. “Siamo orgogliosi e anche un po’ ansiosi – confessa l’imprenditore –. Ci affideremo inizialmente alle classiche OTA come Booking e Airbnb, ma per il prossimo futuro puntiamo molto sullo storytelling riguardante la struttura storica e il lago, soprattutto per il pubblico straniero”.
Il vero evento simbolico sarà venerdì 11 luglio, con l’inaugurazione ufficiale dell’intera struttura: un “Monastero del Lavello 2.0”, che circa dalle 18 ospiterà autorità locali e invitati per un momento privato di dialogo, seguito poi da un open day per tutti all’insegna del divertimento, con la performance di un artista musicale di rilievo nazionale, che sarà svelato solamente nei prossimi giorni, nel chiostro principale.
I due ricordano come sia stato fondamentale “il sostegno della presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hoffman, che ha creduto nel progetto nei momenti più difficili, e di don Antonio Vitali, arciprete dell’Unità pastorale, che ha compreso e sostenuto la nostra visione che include l’aspetto sacro della struttura“. Anche l’area esterna al chiostro, oggi non pienamente utilizzata, sarà valorizzata con eventi tematici e raduni, come già avvenuto con successo per alcune edizioni della rassegna Orientalamente. “Vogliamo far vivere ogni spazio – spiega Monteleone –. L’obiettivo è creare un polo dinamico, dove cultura, spiritualità e accoglienza si fondono”.
Da settembre sono già in programma nuove iniziative, con l’obiettivo di consolidare la doppia anima del progetto: quella culturale e religiosa della Fondazione e quella ricettiva della Trattoria e dell’hotel. Un equilibrio delicato ma possibile, che richiede ascolto, visione e collaborazione.
Michele Carenini