CARTA VETRATA/”IL SINDACO
FA AMMUINA. LA LETTERA? DISTRAZIONE DI MASSA”…

LECCO – Carta Vetrata dell’altroieri aveva ragione da vendere. La domanda retorica e pleonastica che poneva: “Hanno più le mani legate o gli occhi bendati?” ha trovato ora la definitiva risposta.

Hanno gli occhi bendati.

La prova provata? La lettera di oggi del Sindaco Brivio dopo il taglio di 3 milioni di euro da parte del Governo al Bilancio del Comune di Lecco.

Leggendola si può, con facilità, capire l’atteggiamento di questa Amministrazione.

Si dice che al tempo della nostra Flotta Regia fosse stato impartito un ordine chiaro e lapidario: “Facite ammuina”. Fate confusione, distraete. Lo scopo era di far credere al nemico di essere indaffarati a fare le manovre a bordo ed armare i cannoni… siccome i cannoni non ce n’erano bisognava solo farlo credere e da qui, appunto, il famoso: “Facite ammuina”.

Brivio sta facendo uguale.

La sua lettera in realtà non è rivolta al Governo ma solo ai cittadini di Lecco.

Si chiama distrazione di massa.

Infatti scrive a Ministri e al Governo per rivolgergli un Appello: “…alla Vostra sensibilità per un forte intervento del Governo utile alla risoluzione di questo grave problema”.

Ma chi l’ha messo in atto questo taglio di trasferimenti? Questo grave problema? Il Governo stesso o sbaglio? Loro, i ministri e che ministri, dov’erano, in bagno?

Suvvia, siam seri. Vuol solo fare ammuina e farci credere di far la voce grossa con il Governo. Balle.

Si è veramente stancato dei tagli, di questo farsi legare le mani?

Dovrebbe fare un gesto politico forte, serio, coerente e pure dignitoso: dimettersi.

Un atto politico di spessore. Essendo di spessore non lo vedremo.

Ma torniamo ai fatti conclamati, verificabili, mancati. Li cita anche Carta Vetrata.

Pensiamo alle occasioni di mancato risparmio – e diversa ridistribuzione del peso fiscale – che in questi anni – non giorni, settimane, mesi, ma anni, questa Giunta Brivio non ha attuato.

Il sindaco Brivio che oggi dice: “Non potendo e non volendo, in questo grave momento di crisi economica, chiedere ulteriori sforzi ai lecchesi in termine di tassazione, lavoreremo ancora una volta per contenere la spesa, sapendo che sulle nostre spalle ricadrà la responsabilità di scelte dolorose finora faticosamente evitate.” Che sta a significare nel concreto? Non aumento le tasse ma taglio i servizi. Perché se contieni la spesa senza tagliare i servizi quella spesa era null’altro che spreco e quindi avresti dovuto tagliarla da tempo.

Se son servizi il danno ricade maggiormente su chi dovrà d’ora in poi pagarseli e non ha molti soldi.

Allora non è meglio aumentare le tasse ai ricchi? E torno a quanto diceva Carta Vetrata:

Non era meglio ridurre, da anni, del 20%, l’Appalto rifiuti, utilizzando la Legge che lo permette anche se i manager di Appello per Lecco avrebbero storto il naso? Idem per l’Appalto mensa? E ancora applicare una diversa tassazione dell’Imu usando i valori catastali così da far pagare di più banche e supermercati e meno le famiglie? E i 50 mila euro all’anno che si buttano nel Bike sharing usato da meno di 10 persone al giorno? E i lampioni pagati uno sproposito? E l’iscrizione da 100.000 euro a Univerlecco? E il Teatro della Società…? E i 1.340.000 euro per i 1000 alunni che vanno agli asili privati, tra cui anche chi non è di Lecco? E i 50.000 all’anno per l’Addetto stampa portavoce del Sindaco? Fanno milioni di euro.

Palesemente ci sta prendendo in giro e noi gli diciamo poverino e l’applaudiamo pure?

C.V.

 

 

 

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