CARTELLINO GIALLO PER ZEUS.
PROTOCOLLO ANTI STALKER
PER PREVENIRE GLI ABUSI
E ACCOMPAGNARE LE VITTIME

LECCO – Un progetto di intesa che tutela la maltrattata agendo sul maltrattante, questo è il “Protocollo Zeus” realizzato tra la questura di Lecco e il Centro Italiano per la Promozione della Mediazione, nella persona di Paolo Giulini, criminologo clinico e presidente CIPM, e nello studio di psicotraumatologia e terapia EDMR “La Tartaruga” di Lecco.

La convenzione, firmata proprio questa mattina tra Giulini e il questore di Lecco Ottavio Aragona, ha l’obiettivo di prevenire la degenerazione di comportamenti violenti come cyberbullismo, stalking e in particolare violenza domestica, tramite il provvedimento di “ammonimento” erogato dalla questura. Ad esso segue la presa in carico del maltrattante tramite percorsi di recupero.

“Il protocollo Zeus – spiega il questore – è uno strumento elaborato da specialisti proprio per agire sul responsabile di specifiche condotte. Il fine è quello di accentuare la risposta preventiva ed evitare un potenziale comportamento recidivo. Intercettare i fenomeni pericolosi per evitare una successiva escalation della situazione è importante e doveroso, anche la triste cronaca degli ultimi giorni testimonia quanto valore abbia intervenire immediatamente difronte ai chiari segnali d’allarme. Il protocollo Zeus, come dimostrano le statistiche relative alle altre province sul territorio italiano, appare eccezionale in un’ottica di calo recidive comportamentali da parte di chi ha intrapreso e completato il percorso“.

“Nella letteratura internazionale i femminicidi sono preceduti nel 67% da situazioni di maltrattamento e nel 76% da stalking. Questo – afferma Giulini – fa capire davvero quanto sia necessario intervenire immediatamente quando si verificano i primi comportamenti molesti ed offensivi. Con questo provvedimento si consegna al maltrattante una sorta di cartellino giallo che lo invita caldamente ad inserirsi in un percorso trattamentale di rivisitazione delle proprie condotte”.

La collaborazione tra forze dell’ordine e i membri di cooperative sociali sono fondamentali per garantire un ascolto competente a chi ha ricevuto l’ammonimento. I dati sono incoraggianti e, secondo quanto esposto da Giulini, nella realtà milanese sono 480 su 645 le persone che hanno provveduto ad iniziare il percorso trattamentale.

“L’idea dello studio ‘La Tartaruga’ – chiariscono le psicoterapeute e cofondatrici della struttura Emilia Martino e Martina Manzoni – è proprio quella di aprire un polo che abbia la possibilità di includere sia l’aspetto di psicoterapia legato alle vittime, sia l’intervento trattamentale per gli ammoniti. Vogliamo dare una risposa bidirezionale al fenomeno della violenza. Per prevenire è importante avere a che fare con entrambi lati della medaglia, non solo uno”.

A parlare per la realtà lecchese è il dirigente della Divisione Anticrimine della questura di Lecco Alfredo Addato che illustra come nell’anno 2022 a Lecco si siano verificati dodici ammonimenti per violenza domestica. Quello stipulato oggi, è quindi un progetto virtuoso che agisce su maltrattante garantendogli un trattamento non solo gratuito, ma anche anonimo.

Sottolineata anche l’importanza di lavorare in rete tramite la collaborazione tra servizi territoriali e come la finalità del Protocollo Zeus sia quella di aumentare la presa di coscienza del comportamento effettuato tramite un percorso che inizia subito. Si mette in luce, inoltre, come quasi il 90% delle persone sia consapevole di aver esagerato nonostante le scusanti utilizzate per giustificare le proprie azioni abusanti.

Se coi maltrattanti l’obiettivo è trattamentale e consiste nel cogliere le fragilità del soggetto tramite un processo di ricostruzione, riflessione e accompagnamento del soggetto; l’azione psicoterapeutica rivolta alla vittima si traduce, invece, nel dare consapevolezza alla donna della situazione tossica e nell’aiutarla nell’allontanamento dal partner abusante.

S.G.