CASO T-RED CALOLZIO, NUOVO CAPITOLO: GIUDICE DI PACE ANNULLA UNA SANZIONE

CALOLZIOCORTE – Si aggiunge un nuovo capitolo alla complessa vicenda del T-Red di Calolziocorte, l’occhio elettronico che la scorsa estate ha inflitto oltre mille multe agli automobilisti all’incrocio tra corso Dante e via Galli: pochi giorni dopo la conferma del suo ritorno, seppur temporaneo, nei prossimi mesi, il gruppo di opposizione Calolziocorte BeneComune ha reso pubblica una sentenza del Giudice di Pace di Lecco (consultabile a questo link) che ha annullato la sanzione ricevuta da un cittadino a causa della mancanza di una delibera di giunta che regolamentasse l’installazione dello strumento.

A ripercorrere la vicenda è stata la capogruppo Sonia Mazzoleni: “Il sindaco Ghezzi, pur di non riconoscere quanto avvenuto lo scorso anno e avendo volutamente scelto di sanzionare anche chi oltrepassava la linea bianca per fare cassa, oggi, attraverso una nuova proposta del comandante della Polizia Locale Andrea Gavazzi che giustifica le violazioni dello scorso anno e cercando una sorta di “redenzione” agli occhi dei cittadini di Calolziocorte, decide all’unanimità con la sua giunta (quindi di tutti i presenti) che è necessario rimettere nuovamente l’impianto T-Red tra l’incrocio di Via Dante e Via Galli “per la sicurezza dei cittadini”. Peccato che lo stesso sindaco Ghezzi e, in particolare, con l’assessore “fantasma” alla Polizia Locale Luca Caremi (guarda caso, assente all’approvazione della delibera per l’installazione del nuovo T-Red) dicono tutto e il contrario di tutto: l’anno scorso 800 sanzioni per il passaggio con il rosso, ma ora “non lo fanno più… si fermano”, utilizzando furbescamente sanzioni che non possono fare testo ed emesse in violazione delle numerose norme di legge che regolano questi impianti e con situazioni dubbie“.

“E allora – si è chiesta Mazzoleni – perché non utilizzare lo stesso sistema T-Red posizionato all’altezza dell’incrocio tra Corso Europa e via Nullo che a sua detta “ha funzionato”? Sottolineando che era “sotto gli occhi di tutti”, che sanzionava solo le infrazioni delle auto in direzione Bergamo, mentre quelle che pervenivano nella direzione opposta non sono mai state sanzionate”.

Se verrà accertato – ha dichiarato la capogruppo – che l’incasso da parte del Comune delle numerosissime sanzioni stradali (800 mila euro di accertato) è avvenuto in violazione delle norme di legge e quindi si potrebbe configurare il compimento di atti illeciti volti a procurare ingiusto vantaggio patrimoniale per il Comune o a recare danno altrui, sarà nostro “dovere” inviare gli atti alle Autorità competenti per far accertare la presenza di eventuali reati. Altresì, a fronte della nuova “messa in campo” del T-Red 2, sarà nostro dovere verificarne i passaggi per evitare che succeda nuovamente quanto già visto. Tutto questo alla luce anche di un’attenta analisi, già in corso, che richiederà chiarimenti da parte del comandante della Polizia Locale di Calolziocorte Andrea Gavazzi, purtroppo assente alla commissione convocata “ad-hoc”, sia sull’epilogo del T-Red 1 che sulla regolarità del T-Red 2″.

“Le parole volano ma i fatti restano: di fatto la sentenza di annullamento della sanzione elevata ad un cittadino, che sarebbe stato un “apri pista” per tutti gli altri, avrebbe obbligato il sindaco a fare acrobazie per giustificare e rimediare al grave danno creato agli automobilisti, nonché all’immagine e alle casse del Comune di Calolziocorte”, ha concluso Mazzoleni.

Michele Carenini