CGIL, IL PRESIDIO DIVENTA CORTEO E SI SPOSTA IN CENTRO CITTA’

LECCO – Iniziato alle 10:30 davanti alla Prefettura, il presidio sindacale organizzato dalla CGIL lecchese ha portato centinaia di lavoratori a protestare contro la drammatica situazione economica e dell’impiego, in città, provincia e in generale a livello nazionale.

“Abbiamo chiesto al Prefetto di poter parlare al Governo della situazione lecchese – dichiara il segretario provinciale Cgil Wolfango Pirelli – ci sono aziende che da mesi non pagano i propri dipendenti, non si può andare avanti così. Circa diecimila lavoratori ora utilizzano ammortizzatori sociali e in questi ultimi due anni altri seimila sono rimasti senza posto. La situazione è gravissima”.

Luigi Suriano, rsu della Airoldi Paolo di Lecco, racconta che “ci mancano le ultime due mensilità e mezzo, stiamo aspettando che si sblocchi la Cassaintegrazione”.

Dopo aver manifestato davanti agli uffici del Prefetto, la maggior parte del corteo si è mossa verso il centro città; uno spezzone con i lavoratori della Grattarola Mobili di Cortenova si è diretto invece al tribunale per far sentire la propria voce.

“I dipendenti non prendono gli stipendi da marzo – tuona Beppe Cantatore, segretario provinciale di Fillea Cgil – i giudici devono muoversi per velocizzare le pratiche di fallimento”. Rinaldo Deidda, rsu dell’azienda valsassinese, spiega che “in questo momento siamo in 60 in Cassa integrazione, mentre una trentina di dipendenti stanno lavorando, senza turnazioni. La nostra speranza è che all’asta di fine mese qualcuno prenda in mano la società e continui con la produzione in Valsassina”.