CICLISMO. CRISTINA TONETTI
STUPISCE AL GIRO D’ESORDIO.
NEL CASSETTO LE FIANDRE

BESANA BRIANZA (MB) – È apparsa all’orizzonte radiosa come non mai la stella della 20enne ciclista di Besana Brianza Cristina Tonetti al Giro d’Italia femminile 2022.

Nonostante fosse al suo primo anno da professionista, la portacolori della Fassa Bortolo – ma che i primi chilometri li ha macinati alla formazione lecchese dell’UC Costamasnaga La Piastrella – ha terminato al 47esimo posto in classifica generale su un lotto di oltre cento concorrenti. Tuttavia in questo giro rosa Tonetti ha provato a più riprese il colpo a sorpresa, insomma la stoccata da lontano, e la speranza nel cuore di scrivere un’impresa epica.

Fughe importanti come quella della seconda tappa (51 km) con altre cinque alleate riprese ai -10 dal traguardo, e nella settima quando insieme ad altre tredici temerarie fu “risucchiata” dalla pancia del gruppo ai – 7 dallo striscione d’arrivo. Tanta roba per una alle prime armi, in un mondo tutto da scoprire come ammette la stessa atleta: “È vero servirà del tempo però sono davvero contenta di come è andata”.

E ci mancherebbe altro, da un esordiente al giro…
Ripeto, un verdetto positivo”.

Peccato che l’inesperienza abbia giocato, un ruolo fondamentale nei tuoi raid verso il traguardo. Forse un tantino anticipati?
Con il senno di poi, ora che mi ci fai riflettere, avrei potuto partire qualche chilometro dopo e forse la fuga sarebbe andata a segno. Io però ho l’istinto dell’attaccante e quando posso andarmene cerco di prendere sempre la palla al balzo”.

Comunque le tue credenziali di passista brillano sotto gli occhi di tifosi e addetti ai lavori.
Sì, diciamo che me la cavo bene. In salita? Mi difendo nulla più”.

Anche a cronometro, nella lotta contro il tempo, ti fai rispettare…
Abbastanza, ai recenti campionati italiani mi sono piazzata decima. Per nulla male”.

Quindi atleta performante nelle classiche, ma le gare a tappe…
Certo nella vita non si esclude niente, però la realtà dice che sono adatta alle prove di un giorno. Ritengo sia difficile possa ambire alla classifica in un grande giro a tappe, staremo a vedere”.

Pregi e difetti in bici?
Il difetto ritengo sia la troppa generosità, il fatto che non mi risparmi mai, magari anche quando la tattica della corsa dice altro. Di contro sono una che non molla, punto dritto all’obiettivo e non mi arrendo davanti a niente”.

Cristina, sogno nel cassetto fa rima con maglia azzurra?
Magari sarà strano ma il mio sogno è vincere almeno una volta il giro delle Fiandre anche se naturalmente difendere i colori dell’Italia ritengo sia un onore”.

Il ciclismo è entrato nella tua vita di bimba solo a 13 anni, esatto?
Vero, prima ero attaccante del Fortitudo Montesiro (frazione di Besana, ndr) in una squadra di maschietti ma in seguito passare nel femminile diventava scomodo e per una serie di fattori e sono passata al ciclismo”.

Per la gioia di tuo padre Gianluca ex scalatore professionista…
Invece no, lui conoscendo il mondo della bici aveva paura e ha spinto davvero molto per farmi desistere. Fortunatamente è intervenuta mamma Gabriella e di questo la ringrazio”.

E ora babbo che dice?
Beh è orgoglioso di me anche se è un tipo abbastanza taciturno e non si intromette fortunatamente nella mia vita sportiva”.

Tonetti, le prime pedalate le hai mosse al Costamasnaga, società leader del ciclismo giovanile.
Esatto, vi sono stata due anni e se permettete vorrei spendere due parole per il Ds Antonio Uselli una persona davvero a modo”.

E un grazie particolare per essere arrivata tra le big del ciclismo?
Lo devo a tutti i miei allenatori e a chi in qualche modo mi ha dato una mano a crescere. Però sono agli inizi, questo non lo devo dimenticare”.

Ultimissima; essere a contatto di gomito con le big che emozioni comporta?
Direi molte, non mi sembrava vero gareggiare con ragazze che avevo solo visto in televisione. Il mio punto di riferimento? Assolutamente la Longo Borghini, magari ottenessi metà dei suoi risultati in carriera”.

Alessandro Montanelli