CODE IN QUESTURA, PAOLO TREZZI: “OLTRE A INCHINI E ZOLLETTA?”

Cara Lecconews

Il consigliere Vassena del gruppo la Sinistra Cambia Lecco, dopo aver chiesto – con merito – a inizio dicembre in Consiglio comunale dell’indegna situazione delle code notturne fuori la Questura, se n’era, con evidenza – purtroppo – dimenticato tanto da non aver poi sollecitato e preteso risposta a Comune e Questura. Questo per ben due mesi.

È solo il 6 febbraio infatti quando scrive alla stampa una lettera più da campagna elettorale, con ancora riportato: “Non siamo a conoscenza di quali siano le ragioni di questa situazione”…
In due mesi (si) poteva almeno provare a chiederle.

– Ieri invece come fosse il ciambellano a qualche incoronazione, dimentico di tutti questi mesi, ha fatto sapere di dover ringraziare la Questore perché il giorno dopo la sua lettera pubblica (ma forse non solo la sua) è stato ricevuto.
“apprezziamo l’immediato interessamento della Questore” ha detto…
L’immediato? Dopo due mesi e 1 giorno?

 

Inchini, pacche sulle spalle, interlocuzione piacevolele, fors’anche un caffè zuccherato, non dubitiamo. Ma si è dimenticato, in tutti questi elogi e clima da campagna elettorale, così come il Questore, anche qui, di dirci di concreto – tra un inchino e una legittima zolletta – cosa è stato deciso, per risolvere quella umiliante situazione, tuttora presente fuori la Questura anche dopo i primi due mesi e queste ulteriori tre settimane.

Se non lo si vuole fare per i migranti in coda, lo si faccia per evitare a me e altri di far polemica.

Paolo Trezzi
Lecco