COIFFEUR AL TEMPO DEL COVID
MA SOLO NEL COMUNE
DOVE SI ABITA O SI LAVORA

LECCO – Per questa seconda ondata non correremo più il rischio di essere trasandati come nella prima fase della pandemia, quando le ricrescite sono arrivate a sfiorare i tre centimetri. L’ultimo Dpcm ha stabilito che si potrà andare dal parrucchiere, l’importante è non uscire dal proprio Comune di residenza.

O almeno, questo è quello che si legge tra le istruzioni e le FAQ pubblicate sul sito di Regione Lombardia.

Le cose, tuttavia, non sono così semplici e di questi tempi, tra un Dpcm e l’altro, la confusione regna sovrana. Non solo tra i cittadini, che spesso fanno fatica a dipanarsi tra limitazioni nazionali che si combinano a quelle regionali, tra zone arancioni che in precedenza erano gialle e zone rosse che scoloriscono in arancione. Le idee tanto chiare sembrano non avercele neanche gli amministratori.

Il prefetto di Lecco Castrese De Rosa, da poche settimane assurto alla carica, ha infatti pubblicato questo chiarimento: “è possibile recarsi anche presso il parrucchiere del Comune presso il quale si svolge attività lavorativa”.

Del resto, dal momento che si esce dal proprio Comune per lavorare, un salto dal parrucchiere lo si può anche fare.