COMUNE, PROTEZIONE CIVILE:
COME GESTIRE IL RISCHIO
IDROGEOLOGICO E IDRAULICO

LECCO – Il Comune di Lecco si  è attivato informando i cittadini di alcune azioni chiave da svolgere per gestire il rischio idrogeologico e idraulico sia in assenza di eventi calamitosi che in presenza di emergenze.

La gestione del rischio idrogeologico e idraulico richiede un’azione sinergica di diversi attori e servizi comunali e la collaborazione dei media locali e dei cittadini. Parliamo della Protezione Civile, dell’Ufficio Ambiente e Settore Tecnico e dell’Ufficio della Comunicazione.

Fondamentali sono poi la previsione e la prevenzione. La previsione è lo studio degli scenari di rischio possibili. Si fa grazie alle stazioni meteoclimatiche: tre pluviometri, un idrometro fluviale, un anemometro, tre piezometri (in corrispondenza di alcuni sottopassi stradali: via Amendola, via Gomez, corso Bergamo), le aste idrometriche presenti sui corsi d’acqua. La prevenzione si divide in due fasi. Non strutturale: pianificazione comunale di Protezione Civile, sistema di allertamento meteorologico, le procedure del piano, i monitoraggi sui punti sensibili. Strutturale: interventi di mitigazione del rischio.

Quando viene diramata un’allerta per temporali e rischio idrogeologico, il cittadino deve tenersi costantemente aggiornato attraverso i canali di comunicazione del Comune; proteggere i locali che si trovano al piano strada e chiudere le porte di cantine, seminterrati o garage, solo se non si corrono pericoli; valutare se mettere al sicuro l’automobile o altri beni perché può essere pericoloso; condividere quello si sa sull’allerta e sui comportamenti corretti; se ci si deve spostare, valutare il percorso ed evitare zone allagabili (sottopassi, strade lungo i corsi d’acqua).

Durante un’allerta per temporali e rischio idrogeologico, in luogo chiuso: non scendere in cantine, seminterrati, garage, eccetera; se ci si trova in un locale seminterrato o piano terra, salire ai piani superiori; non uscire assolutamente per mettere al sicuro l’automobile; chiudere il gas e disattivare l’impianto elettrico. Non toccare impianti e apparecchi elettrici con mani e piedi bagnati; aiutare gli anziani e le persone con disabilità che si trovano nell’edificio.

In luoghi aperti: raggiungere più velocemente l’area più elevata o salire ai piani superiori di un edificio, evitando di dirigersi verso pendii o scarpate artificiali che potrebbero franare; tenersi lontano dalla zona allagata, per la velocità con cui scorre l’acqua anche pochi centimetri potrebbero far cadere; fare attenzione a dove si cammina: potrebbero esserci tombini aperti o voragini; evitare sottopassi, argini e ponti: sostare in questi luoghi può essere pericoloso; limitare l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi; evitare di utilizzare l’automobile: anche pochi centimetri d’acqua possono far perdere il controllo del veicolo.