CON ALEMANNO A LECCO
I DUBBI DELLA DESTRA SOCIALE
SUL RITORNO DI FORZA ITALIA

ALEMANNOLECCO – La destra lombarda riparte da Lecco. Pochi giorni fa Silvio Berlusconi ha infatti ufficializzato il ritorno di Forza Italia. Ma non tutto gli esponenti del centrodestra sono concordi nel sostenere il partito nato nel 1994 e poi confluito prima nella Casa della libertà e, successivamente, nel Popolo della libertà. E così, i referenti lombardi del Pdl più vicini alla destra sociale si sono ritrovati a Lecco, insieme a Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, per cercare di ricostruire un partito di centrodestra che possa radicarsi nel territorio.
ALEMANNO E PASQUININon vogliamo perseguire la politica degli slogan e degli spot pubblicitari – spiega Antonio Pasquini, consigliere comunale a Lecco e ex componente del consiglio direttivo del Pdl provinciale –, ci siamo trovati per lavorare alla costruzione di un movimento vicino alle persone, che possa aiutare a crescere il nostro paese”.L’obiettivo è quello di tornare a un partito che raccolga molti ex militanti di Alleanza nazionale, ma anche tutti coloro che si riconoscono nei valori della destra sociale anche se non ne hanno mai fatto parte.
ALEMANNO A LECCOI presenti all’incontro sottolineano di “non credere che l’unica strada che il centrodestra possa percorrere sia quella di attendere una nuova operazione calata dall’alto, con un nuovo federatore in grado di ricomporre le disperse anime e di richiamare gli elettori astensionisti di quello che fino a cinque anni fa era lo schieramento che aveva rappresentato la maggioranza degli italiani”.

Coscienti che l’azione vincente portata avanti da Berlusconi nel 1994 non sia facilmente ripetibile da altri, gli esponenti pidiellini più a destra sottolineano che “per l’assenza di un partito di destra popolare radicato nel territorio, non si potrebbe contare su una presenza capillare come quella di Alleanza Nazionale”, quindi il ritorno di Forza Italia sarebbe un buco nell’acqua.

alemanno3“Crediamo che ci sia un altro progetto da perseguire – sostengono –: quello di una aggregazione dalla base, dalla comunità e dal territorio, che dia vita ad una nuova componente del centrodestra, diversa e potenzialmente complementare rispetto a quella oggi rappresentata dal Popolo della Libertà, in procinto di evolvere verso un ritorno a Forza Italia. È evidente, peraltro, che la scelta di Berlusconi per questo ritorno prevede implicitamente la nascita di un centrodestra fondato su più partiti, in grado di offrire una più articolata proposta di programma politico, di rappresentanza sociale e di forma organizzativa”.

Fabio Landrini