CORONAVIRUS, TRE ANNI FA
LECCO ENTRAVA NEL VORTICE
DELLA PANDEMIA. 1.281 MORTI

LECCO – 23 febbraio 2020, all’ospedale ‘Manzoni’ arriva il primo paziente Covid. Due giorni dopo il ‘paziente uno’, trovato positivo e ricoverato all’ospedale di Codogno, anche Lecco iniziava la sua battaglia contro la pandemia.

Si tratta, nel caso lecchese, di un 17enne residente in Valtellina, studente all’istituto agrario di Codogno e che come tanti compagni alla chiusura della scuola lodigiana era stato rimandato a casa senza particolari accortezze. Una decisione che se all’epoca si poté definire poco prudente, col senno di poi si rivelò imprimere una forte accelerazione alla diffusione del contagio.

A brancolare nel buio in quel periodo sono molti, anzi tutti. Intanto il Sars Cov-2 si diffonde. Il primo paziente positivo sul territorio lecchese si registra il 25 febbraio, un trentenne di Cassago Brianza che lavora a San Donato Milanese. Giorni dopo si ammala anche un calolziese, 47enne che lavora alle poste di Lecco in via Dante ed è proprio sul posto di lavoro che inizia a salirgli la febbre.

In tre anni nel lecchese il Covid ha portato alla morte 1.281 persone, 126.158mila cittadini sono stati contagiati, quasi il 38% della popolazione. Se i decessi si sono arrestati – e le cifre data la confusione dei primi mesi non saranno mai chiare -il virus a tre anni di distanza non è debellato ma tuttalpiù tenuto sotto controllo anche grazie alla campagna di vaccinazione massiva.