DATI LAVORO/RIFONDAZIONE
RISPONDE ALLA TENTORI
“AFFERMAZIONI FASULLE”

Francesco Coniglione rifondazione comunistaLECCO – Puntuale è arrivata la rivendicazione dell’On. Tentori riguardo i meriti del Jobs Act. Alla deputata PD rispondiamo che, come lei sa benissimo, l’aumento dei contratti a tempo indeterminato con tutta probabilità deriva dalla trasformazione di contratti dovuta agli incentivi fiscali: quando questi finiranno finirà anche il lavoro.

E con il Jobs Act si potrà poi liberamente licenziare quando finiti gli incentivi il lavoratore tornerà a costare. E facciamo notare che l’Istat dice anche che a fine 2014 i disoccupati di lunga durata aumentano di quasi due punti percentuali rispetto all’anno precedente: siamo al 60 %. Questa la realtà dei dati Istat. Il resto è propaganda.

Ma ci piacerebbe che l’On. Tentori e il PD ci parlassero anche del demansionamento, cioè del fatto che il Jobs Act permetterà alle imprese di ridurre inquadramenti e stipendi per i lavoratori con professionalità con la scusa della crisi: nel lecchese ci risulta che molte aziende hanno già iniziato a farlo. Ma ci piacerebbe discutere anche di licenziamenti collettivi compresi nel Jobs Act.

E troviamo curiosa l’affermazione di aver dato tutele a chi non le aveva: si toglie la garanzia di riavere il posto di lavoro ai nuovi contratti sostituendola per i nuovi assunti con un pugno di soldi -e quindi creando ulteriori disuguaglianze- e non si aboliscono i contratti precari. Strano concetto di tutele crescenti.

Noi abbiamo un’idea diversa del lavoro: crediamo che il lavoro si crei con gli investimenti e non tagliando diritti sulle spalle dei lavoratori. Crediamo che ci voglia un nuovo Statuto dei lavoratori che estenda i diritti, non li tolga come fa il Jobs Act.

E poi una risposta alle affermazioni fasulle su Garanzia Giovani: l’On. Tentori ci comunica che “procede inoltre Garanzia Giovani, il grande piano contro la disoccupazione giovanile”. Informiamo il PD che dopo un anno di applicazione e 1,5 miliardi di euro meno del 10 % dei destinatari ha ricevuto effettivamente un’offerta di lavoro, di tirocinio o formazione.

E con compensi da fame: 400 euro al mese per 8 ore giornaliere. Siamo a 3 euro all’ora. Una pacchia per l’azienda che utilizza il giovane che dopo essere stato spremuto per bene finirà a spasso dopo aver finito lo stage. Invitiamo invece l’On. Tentori a spiegare il ruolo delle agenzie interinali private nella gestione del programma: soldi pubblici a agenzie private e enti di formazione.

E in Lombardia? Stanziati ben 178milioni di euro e fino ad oggi gli iscritti a Garanzia Giovani residenti in Lombardia sono solo 29.036: l’8,7 % dei giovani a cui è rivolta. Un fallimento! Degli iscritti solo il 40 % è stato preso in carico dal programma per avviarlo al lavoro e solo il 24 %, neanche un quarto, è stato effettivamente avviato sul mercato del lavoro nella quasi totalità con tirocini precari. Consigliamo all’On. Tentori di usarli tutti i dati sul lavoro non solo quelli che fanno comodo.

La realtà ha la testa dura, oltre la propaganda dei governi. Come sempre disponibili al confronto.

Francesco Coniglione
per la segretaria provinciale