CONTINUA IL MOMENTO POSITIVO
PER L’INDUSTRIA LECCHESE

LECCOSecondo i dati dell’analisi congiunturale realizzata da Unioncamere Lombardia in collaborazione con gli Uffici Studi delle Camere di Commercio lombarde [1], anche il terzo trimestre del 2014 si è chiuso con dati positivi per le imprese industriali lecchesi: le variazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente di produzione, ordini e fatturato sono tutte positive (rispettivamente +3,3%, +3,9% e +4,4%, anche se produzione e ordini crescono meno velocemente rispetto al dato del 2° trimestre 2014 [2]). Nei primi nove mesi di quest’anno la variazione media per tutti e tre gli indicatori si è attestata intorno ai 3,5 punti percentuali (cfr. pag. 8 dell’allegato statistico).

Migliorano anche i dati del comparto artigiano che, dopo un secondo trimestre 2014 in chiaro-scuro (con produzione e fatturato stabili, +0,1% entrambi, mentre gli ordini erano in territorio negativo, -0,6%) evidenziano un deciso miglioramento: produzione +2,4%, ordini +0,5%, fatturato +3,8%. Pertanto la variazione media dei primi nove mesi del 2014 è stata positiva e dell’1,5% per la produzione, del 2,1% per il fatturato e dello 0,5% per gli ordini  (cfr. pag. 10 dell’allegato statistico).

ValassiL’attuale scenario economico globale, europeo e nazionale, con le sue perduranti incognite, continua a non dare punti di riferimento alle imprese, ancora costrette a ‘navigare a vista’, sperando in provvedimenti regionali, del Governo italiano e della stessa UE volti a rimuovere i vincoli alla crescita e a sostenere la competitività del sistema economico produttivo. Tuttavia” – sottolinea il presidente dell’Ente camerale Vico Valassi – “le nostre MPMI confermano ancora una volta di essere robuste, dinamiche e soprattutto attive sui mercati esteri. I loro sforzi e il loro ‘saper fare’ vanno sostenuti e continuamente innovati. Per questo, pur a fronte dell’incertezza sul futuro e sulle competenze istituzionali del Sistema camerale generata dalla Riforma in pieno svolgimento, e nonostante il pesante ‘taglio’ già disposto dal legislatore sui proventi del Diritto annuale, principale fonte di entrata del Sistema camerale (-35% nel 2015; -40% nel 2016; -50% a partire dal 2017), la Camera di Lecco continuerà a mettere a disposizione risorse, competenze e professionalità per realizzare azioni trasversali, in accordo e in sinergia con i partner istituzionali.

“In questo quadro”, prosegue il presidente Valassi, “a maggior ragione la presenza del Sistema camerale nei territori va salvaguardata, innovata e valorizzata a cominciare dal Registro Imprese, funzione chiave che deve restare nelle competenze delle Camere in quanto servizio primario per le aziende, per la trasparenza e la regolazione del mercato”.

Valassi conclude: La Camera assumerà dunque una programmazione 2015 rispettosa dei bisogni delle imprese locali, che guarderà al sostegno dei processi di innovazione e internazionalizzazione, di continuo innalzamento e incrocio dei saperi, alle alleanze sempre più forti con i soggetti del territorio ma non soltanto, a cominciare dal Governo della Regione, dal mondo dell’Università e della ricerca, in quanto consapevole che queste possono costituire le vere leve per la competitività e l’attrattività di un sistema territoriale”.

A Lecco, il numero di ore di cassa integrazione guadagni ordinaria autorizzate nei primi nove mesi del 2014 è calato rispetto allo stesso periodo del 2013 da oltre 7,2 milioni a circa 3,6 milioni di ore: -49,7% (Lombardia -32,1%; Italia -30,3%). Anche la CIG in deroga evidenzia una diminuzione: da circa 1,5 milioni di ore autorizzate nei primi nove mesi dello scorso anno a poco più di 1 milione dello stesso periodo del 2014, ovvero -30,8% (contro il -17,6% lombardo e il -33,7% nazionale). Viceversa cresce la cassa straordinaria (+48,3%;  5,8 milioni di ore autorizzate nel periodo gennaio-settembre di quest’anno contro 3,9 milioni dei primi nove mesi del 2013 [3]). Per Lecco le ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate dall’INPS nei primi nove mesi del 2014 sono calate del 17% attestandosi a quasi 10,5 milioni (in Lombardia c’è stato un calo dell’1,5%, mentre a livello nazionale del -6,2%).

 

SETTORE INDUSTRIA

Come detto, tutti i principali indicatori evidenziano una variazione tendenziale [4] positiva: produzione +3,3% a Lecco e +1,6% in Lombardia; ordini rispettivamente +3,9% e +2%; fatturato +4,4% a Lecco e +3,3% a livello regionale. Rimangono positivi anche  fatturato e ordini interni: +4,1% a Lecco e +1,7% a livello regionale il fatturato; +4,1% a Lecco e +1,3% in Lombardia gli ordini. L’occupazione a Lecco diminuisce di quasi 1 punto percentuale rispetto al 2° trimestre 2014 (contro il -0,6% della Lombardia).

 

Nella nostra provincia solo i settori “minerali non metalliferi” (-10,8%), “gomma-plastica”(-6,8%), “mezzi di trasporto” (-4,3%) e “alimentare” (-1,6%) evidenziano un calo  della produzione rispetto al 3° trimestre 2013; viceversa segnalano aumenti soprattutto il “legno mobilio” (+10,4%) la “siderurgia” (+8,1%) e il “tessile” (+5,5%).

A livello regionale i tre settori che hanno evidenziato il maggior incremento della produzione sono: le “pelli-calzature” (+8,2%); “siderurgia” (+7,7%); i “mezzi di trasporto” (+6,5%); viceversa diminuisce la produzione soprattutto dei “minerali non metalliferi” (-2,9%), della “gomma-plastica” (-1,3%) e della “chimica” (-0,8%).

SETTORE ARTIGIANATO

Come già evidenziato, migliorano le variazioni tendenziali di produzione, fatturato e ordini del comparto artigiano (rispettivamente +2,4%, +3,8% e +0,5%; come detto, nel secondo trimestre le variazioni erano state del +0,1% per produzione e fatturato e del -0,6% per gli ordini). Meno marcato è il miglioramento a livello regionale; infatti le variazioni tendenziali del 3° trimestre 2014 si sono attestate al +0,8% per la produzione (contro il +0,4% della scorsa indagine), al +0,3% per il fatturato (invariata rispetto al 2° trimestre 2014) e al +0,5% per gli ordini (anch’essi invariati). Regista un calo l’occupazione in Lombardia (-0,4% rispetto a fine giugno 2014), mentre a Lecco si segnala una leggera crescita (+0,2%).

Evidenziano incrementi di produzione soprattutto il “tessile” (+30,4%), i minerali non metalliferi” (+4%) e il “legno-mobilio” (+3,5%); viceversa la produzione diminuisce solo per il comparto degli “alimentari” (-0,2%).

In Lombardia mostrano incrementi della produzione il “tessile” (+3,9%), la “gomma-plastica” (+2,4%) e la “meccanica” (+1,7%); viceversa i settori maggiormente in difficoltà sono: i “minerali non metalliferi” (-5,3%), “pelli calzature” (-1,2%), e ’“alimentare” (-0,8%).

 

SETTORE COMMERCIO E SERVIZI

Per quanto riguarda il commercio, anche nel terzo trimestre 2014 tutte le province lombarde tranne Brescia evidenziano una diminuzione tendenziale del volume d’affari (Lecco -3,9% contro il -0,6% del 2° trimestre; Lombardia -1,7%, contro il -1,3% dell’indagine precedente). Negativo anche il saldo tra coloro che dichiarano un aumento e un calo degli ordini a fornitori (Lecco -46,7%, a fronte del -37% regionale). Rispetto al 3° trimestre 2013, cala dello 0,5% l’occupazione (contro il  -1,5% regionale).

Per quanto riguarda i servizi, nel terzo trimestre 2014 la provincia di Lecco ha visto una crescita tendenziale del volume d’affari (+4,7% contro il +3,9% regionale; nel trimestre precedente le variazioni erano state rispettivamente +3,5% e +3,8%). Rispetto al 3° trimestre 2013, a Lecco l’occupazione del comparto cala dell’1,1% (contro il -0,3% a livello regionale).

LE ASPETTATIVE DELLE IMPRESE LECCHESI PER IL 4° TRIMESTRE 2014

Peggiorano le previsioni sulla produzione industriale del prossimo trimestre, che tornano negative (il saldo tra gli imprenditori lecchesi ottimisti e quelli pessimisti passa dal +2,4% della scorsa indagine all’attuale -2,4%). Rimangono stabili le aspettative per la domanda estera (dal +7,6% al +7,7%); mentre, pur rimanendo negative, migliorano quelle della domanda interna (il saldo passa da -13,1% a -4,9%). Torna negativo anche il saldo degli ottimisti e dei pessimisti con riferimento all’occupazione (da +3,6% a -3,6%). Viceversa, rimane positivo e migliora il saldo delle aspettative sul fatturato (da +3,6% a +4,9%).

Pur rimanendo in molti casi negativi, migliorano i saldi tra imprenditori artigiani ottimisti e pessimisti: produzione da -26,6% a -11,1%); domanda estera da -2,3% a 0%; fatturato da -26,8% a -6,8%; occupazione da -8,4% a -6,8%; domanda interna: da -33,7% a –9,9%.

Trend in miglioramento anche per le previsioni del commercio, sia con riferimento all’occupazione che al volume d’affari: per la prima il saldo tra ottimisti e pessimisti si attesta al -2,2% (era -12,5% nel 2° trimestre), mentre per il secondo il saldo passa da -27,1% a -4,3%.

Pur con un saldo negativo, migliorano le aspettative degli imprenditori dei servizi: con riferimento all’occupazione il saldo tra ottimisti e pessimisti passa da -4,7% a -3,9%, mentre peggiora quello del volume d’affari, da -4,7% della scorsa indagine all’attuale -17,5%.

 

> SCARICA QUI L’INTERA ANALISI (con tabelle)

 


[1] Per la provincia di Lecco sono state intervistate  85 imprese industriali,  73 artigiane,  46 del commercio e  103 dei servizi.

[2] +4,5% la produzione, +5,1% gli ordini.

[3] Nel periodo gennaio-settembre 2014 le ore di cassa integrazione straordinaria tornano a crescere anche in Lombardia e in Italia, rispettivamente del 36% e del 28,5%.

[4] Cioè rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.