COMO/LECCO – Fummo i primi ad anticipare l’operazione “Enova”, la clamorosa (localmente) fusione tra le versioni cartacee della Provincia di Lecco e Sondrio e Unica TV – con apporto di alcuni facoltosi soci lecchesi e della Valtellina. Modello che sta assorbendo parecchi quattrini ma del quale non si intravvedono almeno per il momento gli esiti di ambiziosi progetti innovativi e tecnologici promessi all’atto della costituzione della nuova società (40% Sesaab, l’editrice dei due quotidiani, 30% alla televisione, altrettanto in mano agli imprenditori di Lecco e Sondrio).
Ora è la volta dell’ “originale” – vale a dire la Provincia di Como – storico giornale che accusa, un po’ come tutto il panorama dell’editoria cartacea italiana, un forte calo delle vendite e conseguenti problematiche economiche. Anche i comaschi infatti hanno tentato la carta dell’allargamento, lanciando un progetto che inizialmente doveva coinvolgere la forte emittente TV Espansione oltre a un nocciolo duro di rilevanti partner industriali.
Ebbene, va detto che nello specifico il “derby” Lecco-Como è finito 3-2, perché a quanto pare sull’altro ramo del lago non sono riusciti ad accordarsi col mezzo televisivo (si dice che ETV abbia rimbalzato le proposte, lasciando orfana la “Enova comasca”). A quel punto, rimane comunque una compagine piuttosto solida, che vede dal 1° gennaio una nuova proprietà in capo a La Provincia di Como – Società editoriale a responsabilità limitata: 72% alla proprietaria originaria Sesaab Spa di Bergamo e 28% a imprenditori e professionisti della città e della provincia di Como.
E quel 28% vede a parità di quote nomi importanti, dalla Bcc di Lezzeno ai titolari di imprese che si chiamano Chicco, Mantero, Villa d’Este, Fontana Bullonerie, Bianchi Group e via così, compresa Bianca Passera (sorella del banchiere ed ex ministro Corrado Passera).
Capofila dell’operazione Paolo De Santis, imprenditore alberghiero ed ex presidente della Camera di Commercio di Como.
RedEco