LECCO – La Cellula Coscioni Lecco e l’associazione L’Asino di Buridano tornano in piazza nel lecchese per parlare di fine vita e della tanto discussa gestazione per altri: appuntamento sabato 29 luglio dalle 9.30 alle 18.30 a Lecco (in piazza Garibaldi) e domenica 30 luglio dalle 9.30 alle 18.30 a Merate (in piazza Prinetti).
Una recente indagine dell’Associazione Luca Coscioni ha messo in luce come nel nostro Paese solo 5 italiani ogni 1.000 hanno depositato le proprie Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT), ossia il cosiddetto “biotestamento” mediante il quale è possibile far conoscere al medico le proprie indicazioni di volontà in un momento futuro in cui non si fosse più capaci di intendere e di volere. In provincia di Lecco i numeri rilevati dalla Cellula Coscioni Lecco e dall’associazione L’Asino di Buridano sono ancora più bassi, con circa 3 biotestamenti ogni 1.000 abitanti. Confrontando questo dato con i più recenti sondaggi, risulta chiaro che la scarsità delle DAT depositate è attribuibile alla carenza di informazioni e all’assenza di una campagna informativa da parte delle istituzioni.
La già citata indagine ha, non a caso, rilevato che solo pochissimi comuni della provincia di Lecco forniscono sul proprio sito internet informazioni chiare, complete e facilmente accessibili sulle DAT (cosa sono, chi può redigerle, come farle, presso quale ufficio depositarle, qual è la modulistica necessaria, chi è il fiduciario, cos’è la Banca dati nazionale, ecc.) mentre più della metà dei comuni non fornisce alcun tipo di informazione sul tema. Per questo motivo, le associazioni saranno in piazza per colmare il vuoto informativo. Sarà inoltre l’occasione per presentare il progetto di collaborazione inviato a 77 comuni della provincia di Lecco e finalizzato al miglioramento delle suddette informazioni, cui finora pochissime amministrazioni hanno dato riscontro.
Oltre a ciò, i due gazebo del 29 e 30 luglio serviranno per parlare del tanto discusso tema della gestazione per altri (GPA) e per dare ai cittadini la possibilità di firmare la petizione al Parlamento affinché si occupi del tema al di là dell’ideologia, discutendo la proposta presentata dall’Associazione Luca Coscioni finalizzata alla regolamentazione del fenomeno in forma solidale.