FORUM SALUTE MENTALE:
L’ESPERIENZA DI AHONGBONON
PER SPEZZARE LE CATENE

Ahongbonon 4 luglioLECCO – Martedì la Casa sul Pozzo ospiterà una serata incontro dedicata alle tematiche legate alla salute mentale, promossa da La Comunità di via Gaggio, dal Collettivo futuroanteriore, dal Forum Salute Mentale e dal Coordinamento Noi tutti Migranti.

Sarà l’occasione per incontrare Grégoire Ahongbonon, che con la sua associazione Sant Camille ha ricevuto nel 1998 il premio internazionale Franco Basaglia “per aver dimostrato con la sua pratica di liberazione dalla contenzione e di emancipazione dei pazienti psichiatrici quanto la dignità e il rispetto degli uomini e delle donne siano alla base di ogni intervento di salute mentale”.

Grégoire Ahongbonon, che dal 1982 si prende cura dei malati mentali aprendo centri in Costa d’Avorio, Benin, Togo e Burkina Faso, porterà la sua testimonianza sulla condizione che ancora in alcune zone dell’Africa i malati psichici sono costretti a subire. Purtroppo non sono poche le situazioni in cui i pazienti psichiatrici vengono immobilizzati agli alberi con pesanti catene e lì lasciati morire nell’indifferenza generale. Chi è libero diventa una specie di errante, solo e lasciato a se stesso. Nessuno lo tocca per paura di essere contagiato dalla pazzia.

Grégoire Ahongbonon porta avanti un’opera di liberazione e di emancipazione rompendo letteralmente le catene. Parlando con le famiglie e negoziando con i capi dei villaggi, Grégoire ha potuto recuperare la maggior parte di questi malati, li ha portati a essere consultati da psichiatri ed ha assicurato loro un luogo di vita più degno appena si sono ristabiliti. Coloro che sono guariti hanno imparato un lavoro, sono tornati attivi e in molti casi sono diventati il personale per curare altri malati mentali. Altri sono tornati nei loro villaggi, ma non più incatenati.