FROM CASTELLO TO KRAKOV:
L’EDIZIONE POLACCA DELLA GMG
RACCONTATA DAI LECCHESI

gmg-castello-1LECCO – In mezzo ad oltre un milione e 600 mila ragazzi tra i 18 e i 35 anni che hanno partecipato quest’estate alla Giornata Mondiale della Gioventù tenutasi a Cracovia, c’erano anche sei lecchesi, precisamente di Castello.

Stefano Gotti, Matteo Bettega, Lorenzo Buratti, Luca Fazzini, Chiara Fiorentino e Agnese Redaelli.

L’incontro su scala mondiale più grande dei giovani cattolici non dura solamente una settimana, ma è fatto anche dei tanti momenti di preparazione e di riflessione. I sei ragazzi di Castello si sono autofinanziati attraverso due momenti: il 20 marzo con il mercatino dell’usato di Valmadrera e il 18 giugno proponendo alla comunità un servizio di car wash. I soldi raccolti hanno permesso loro di alleviare le spese per il pellegrinaggio che li avrebbe condotti in Polonia.

gmg-castello-3Dopo 24 ore e 15 minuti di pullman sono arrivati a Cracovia, dove ad attenderli c’erano le famiglie che li avrebbero ospitati. La solidarietà e la misericordia era tangibili, concretamente aleggiavano in tutta la comunità polacca, entusiasta di ospitare così tanti giovani al cospetto di Papa Francesco.

“Una delle cose più straordinarie è la stata la conoscenza di tantissimi ragazzi provenienti da tutto il mondo, culture che si mescolavano tra loro, ma il Papa ha deciso di parlare sempre italiano, così creando un forte senso di appartenenza alla comunità dello stivale – racconta Stefano Gotti – condivisione e accoglienza alla base, come quando siamo arrivati, che hanno suonato le campane in tutto il paese”, parola d’ordine accoglienza. “La città infatti era invasa dai pellegrini e ognuno faceva il possibile per far si che fossimo a nostro a agio, c’era chi addirittura metteva a disposizione il proprio divano nel giardino di casa affinché potessimo ristorarci”.

Oltre ai momenti di preghiera, ciò che univa le differenti giornate era il clima di festa, lo stato d’animo che si respirava era forgiato da uno scambio continuo. Ovvero lo scambio di doni e pensieri tra popoli diversi: le conchiglie del Nord dei danesi, le monete dalla Polinesia francese, mentre i ragazzi di Castello hanno portato un messaggio di Papa Giovanni Paolo II, scritto all’infinito su un numero inimmaginabile di fogliettini, affinché si potessero continuare a costruire ponti e non muri: “Non ‘lasciatevi vivere’, ma prendete nelle vostre mani la vostra vita e fatene un autentico e personale capolavoro”.

M.P.

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