GALBIATE – L’oratorio di San Michele a Galbiate torna a splendere. Sabato mattina, poco prima delle 11, la cripta è stata inaugurata dopo il lavoro di restauro. La struttura infatti fa parte di un edificio la cui costruzione ebbe inizio nel 1718 sull’antichissimo oratorio, restaurato e ampliato nel seicento e che nel settecento è stato inglobato, a un piano inferiore quale cripta, nel nuovo santuario.
“Abbiamo recuperato alcune parti distrutte – spiega l’architetto Anselmo Gallucci -, inoltre è stato realizzato un nuovo ingresso, così si può entrare e uscire in piano, senza salire o scendere dai gradini”. Secondo lo storico comasco Paolo Giovio, la struttura risalirebbe al periodo longobardo. Lo spazio della cripta è a pianta ottagonale e ha una copertura con volta ad ombrello, l’ambiente è caratterizzato da una serie di nicchie o finestre ovali, aperte o cieche, una per ogni lato dell’ottagono.
“La riapertura dell’oratorio è un evento importante per il Parco del Monte Barro – afferma il presidente Federico Bonifacio -. Siamo soddisfatti dei lavori e speriamo che ora i visitatori possano godersi quest’opera”. Il sindaco di Galbiate Benedetto Negri ha appoggiato i lavori dei mesi scorsi. “Tutto ciò che riguarda il territorio merita di essere valorizzato. Faccio i complimenti allo staff del Parco, questo è un vero potenziamento dal punto di vista culturale”.
Anticamente la frazione faceva parte del Comune di Pescate. “Questa cripta rappresenta una parte importante per le nostre tradizioni – dichiara il primo cittadino pescatese Dante De Capitani -, l’opera è davvero meritoria”.
L’inaugurazione è avvenuta all’interno della sesta edizione della Sagra di San Michele, che andrà avanti anche domenica.