LECCO – Con la mobilitazione “Trenord Horror Story”, i Giovani Democratici della Lombardia si sono attivati contro la gestione “da incubo” del trasporto ferroviario regionale sotto la giunta Fontana. L’iniziativa è partita il 30 ottobre con un presidio davanti a Palazzo Lombardia, dove quasi un centinaio di giovani pendolari si è riunito per denunciare un servizio pubblico ormai al collasso.
La situazione del trasporto ferroviario lombardo è critica: +13% sul costo di biglietti e abbonamenti, 30.000 corse in meno ogni anno, 83 milioni di tasse dei cittadini destinati a Trenord, mentre il 30% dei treni è in ritardo nelle ore di punta e fino al 10% delle corse giornaliere viene soppresso.
“Questa mobilitazione ha un’importanza politica enorme”, ha dichiarato Pietro Radaelli, segretario provinciale e vicesegretario regionale dei Giovani Democratici. “Il trasporto pubblico locale, in una regione grande e complessa come la Lombardia, dovrebbe rappresentare la spina dorsale per la mobilità dei cittadini, eppure ci troviamo davanti a una situazione di abbandono e disinteresse. I pendolari lombardi non possono più subire questa condizione in silenzio. La nostra battaglia riguarda tutte le province lombarde ed è urgente intervenire con soluzioni concrete: servono investimenti per ridurre ritardi e cancellazioni, abbonamenti calmierati per gli under 35, rimborsi automatici in caso di disservizi e parcheggi di interscambio sicuri per auto e bici in tutte le stazioni”.
“Il 16 novembre dalle 9 alle 13 a Varenna” dichiara Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del PD “con Rfi, rappresentanti di Regione, sindacati, comitati pendolari e rappresentanti delle imprese, approfondiremo le criticità della linea RE 8 (Milano-Lecco-Tirano) tra le più segnate da ritardi e cancellazioni”.
“È chiaro che Regione Lombardia continua a ignorare le proprie responsabilità in questa gestione fallimentare del trasporto ferroviario” conclude Monica Corti, responsabile trasporti PD Provincia di Lecco, “I disagi non fanno che peggiorare. I pendolari, però, non sono interessati a sapere se i ritardi sono causati da errori di Trenord nell’acquisto dei treni o dai cantieri di RFI: ciò che conta è arrivare puntuali a scuola, al lavoro o anche solo godersi un pomeriggio di svago senza il rischio di rimanere bloccati. Mentre i costi dei biglietti salgono, la puntualità rimane un miraggio e le corse diminuiscono. Basta prese in giro”.
La mobilitazione prosegue questa settimana: da stamattina in stazione a Lecco per poi proseguire in oltre 50 stazioni della regione i Giovani Democratici insieme al Partito Democratico saranno presenti con un volantinaggio a tema “Treni da incubo”. Il volantino conterrà un QR code che consentirà ai pendolari di raccontare la propria esperienza di viaggio tramite un form online e condividere la propria “horror story” con Trenord.