LECCO – Sono su per giù in trecento a gremire il Teatro Sociale di Lecco in occasione dell’evento dal titoloWalter Bonatti-Genialità e passione nell’ambito di Monti Sorgenti; lo spettacolo si articola in tre sezioni principali: parte con un filmato sulla vita dell’alpinista-Bonatti, nel quale emerge la grande passione di quest’uomo, non solo per le vette e l’alpinismo in sè, ma soprattutto per quella che è l’Avventura a livello più ampio, per quella curiosità tipica della specie umana che porta l’uomo a misurarsi con la natura, ad esplorare il mondo che lo circonda, a superare la paura e assaporare le conquiste del coraggio.
Tema centrale della vita di Bonatti – insieme all’avventura – emerge essere la Solitudine: solitudine come virtù, come mezzo attraverso il quale imparare a conoscersi, a misurarsi, ad arrangiarsi; una virtù che “acutizza la sensibilità ed esalta le emozioni”.
La parola viene passata poi a Rossana Podestà, compagna di una vita di Bonatti, la quale racconta del suo primo incontro con l’alpinista e di come quest’uomo le abbia radicalmente cambiato la vita; parla della grande forza che animava “il suo Valter” fin da quando era bambino e commenta e illustra le immagini mozzafiato di un filmato girato da Bonatti stesso in Patagonia.
La terza parte della serata consiste in un monologo musicale dell’attore Luca Redaelli (Teatro Insieme) -al debutto nella sua città natale – il quale ci propone un Bonatti-eroe in quanto “per i greci la parola eroe indicava un uomo che aveva vissuto una vita virtuosa, degna, felice..”.
Una vita degna di essere vissuta , piena di avventura, di scoperte, di nuovi orizzonti da svelare: questa appare la costante della vita di Bonatti, ripercorsa da Redaelli nelle sue tappe fondamentali, dalla scalata del lato nord del Cervino in pessime condizioni atmosferiche e solo, al K2, alla morte di nuovo in solitudine.
C. B.
Foto di D.V. e C.B – tutti i diritti riservati
Copyright Esseti Media 2013