GIOCO D’AZZARDO: NEL 2020
PERSI DAI LECCHESI 65 MILIONI.
AZIONI CONTRO LA PATOLOGIA

LECCO – Per richiamare l’attenzione sulla patologia del gioco d’azzardo, l’Asst di Lecco, nell’ambito della terza annualità del Piano Locale Gap, sta promuovendo una serie di azioni in accordo con gli obiettivi regionali 2022 e secondo le indicazioni di Ats Brianza.

Una parte delle azioni è rivolta alla formazione/sensibilizzazione sul Gap (Gioco d’azzardo patologico), in particolare a personale con ruoli di riferimento sulle tematiche della salute all’interno di servizi del territorio, enti e aziende, popolazione generale, con lo scopo di rafforzare il collegamento tra ospedale e territorio. Altre azioni, in accordo con la necessità di migliorare i modelli di cura per le persone affette da Gap e polidipendenze in carico ai servizi, prevedono la sperimentazione e valorizzazione di diverse attività dedicate al benessere, data l’importanza terapeutica di esperienze “sane” nella gestione del proprio tempo libero e della propria vita sociale.

Gli ultimi dati disponibili sulla Provincia di Lecco, riferiti al 2020, indicano che il volume di gioco è stato di circa 328,5 milioni di euro, di cui 126 milioni di gioco telematico (38%). Le tipologie di gioco d’azzardo sono molto diversificate: slot machines, Vlt, Gratta & Vinci, Lotto, Superenalotto, scommesse sportive, etc. Sempre nel 2020, la spesa dei giocatori (cioè quanto hanno ‘perso’) è stata di circa 65 milioni: la quota equivalente al totale delle spese di cassa del Comune di Lecco nello scorso anno, per fare un paragone.

“Il Gap è riconosciuto come una dipendenza che, al pari delle altre, ha implicazioni dirette e indirette su una molteplicità di aspetti della vita di chi ne è affetto e dei suoi familiari, che vanno oltre i danni economici – ha detto Paolo Favini, direttore generale Asst Lecco -. Ritengo quindi che sia di fondamentale importanza attenzionare l’opinione pubblica su questa grave dipendenza che ha risvolti sociali drammatici”.

Per il periodo novembre-dicembre 2022 le azioni previste sono le seguenti: attività di sensibilizzazione sul Gap e sulle altre dipendenze rivolta alla popolazione generale, valorizzata dalla consegna di bustine di zucchero con il logo delle campagne sul Gap presso i bar dei presidi ospedalieri dell’Asst di Lecco (sedi di Lecco e Merate) e in almeno un bar/centro aggregativo per distretto (Lecco, Merate, Bellano), individuato per sensibilità e mission sociale. Poi: interventi all’interno di aziende del territorio che, attraverso alcune organizzazioni sindacali, ne hanno fatto richiesta, con distribuzione di tovagliette alimentari, sempre con il logo delle campagne Gap, e somministrazione di questionari sulla percezione dei comportamenti di addiction nei contesti lavorativi. Quindi la realizzazione e la divulgazione di un video di promozione dell’attività dei servizi Gap rivolto alla popolazione. In ambito di implementazione dell’offerta di trattamento, il 12 novembre è stato realizzato l’open day ‘Assaggi di Ben-essere’ rivolto ai pazienti già in carico e ai loro famigliari, per permettere la sperimentazione di attività piacevoli alternative alle condotte di addiction. L’iniziativa si è svolta negli spazi comunali di LaorcaLab, dove sono stati proposti laboratori di arteterapia, mindfulness e giochi di società che, dato l’interesse riscosso, proseguiranno nei prossimi mesi.

“Il gioco d’azzardo è un fenomeno preoccupante e presso l’Asst lecchese i servizi che se ne occupano afferiscono ai Servizi per le Dipendenze – le parole di Enrico Frisone, direttore socio sanitario Asst Lecco -. Due le equipe multidisciplinari che coinvolgono diverse figure professionali (educatore, psicologo, medico) che effettuano attività di informazione/formazione, consulenza, valutazione e presa in carico presso i Noa di Lecco e Merate. Più di cinquecento le persone che sono state in trattamento negli ultimi anni, con un aumento dell’utenza totale che nel primo semestre del 2022 è pari all’utenza dell’intero anno 2021 (56 persone). Tutti gli interventi previsti, spaziando dalla conoscenza e studio, all’informazione e sensibilizzazione degli operatori economici, alla prevenzione, fino a specifiche azioni di supporto e cura individuale, sono tanto più efficaci quanto più legati a modalità di azione intersettoriali e interistituzionali. La diffusione capillare delle opportunità di gioco d’azzardo richiede infatti che questo problema venga affrontato attraverso un approccio di popolazione piuttosto che un approccio esclusivamente indirizzato ai gruppi a rischio. Ringrazio quindi vivamente tutti i nostri operatori per la dedizione davvero straordinaria che pongono nel loro operato ma soprattutto nella loro capacità di costruire una rete anche con le associazioni del territorio, sinergia indispensabile per aiutare chi vive questo disagio”.