OGGIONO – Vedersi sottratto il frutto di tanto impegno e passione per il primo lavoro che si vuole intraprendere in autonomia è un’esperienza che nessuno dovrebbe provare sulla propria pelle. A subire suo malgrado questa perdita è stato il giovane fabbro oggionese Giovanni Beretta, 24 anni, a cui i ladri hanno rubato l’attrezzatura e i macchinari che aveva faticosamente raccolto per iniziare la sua attività in proprio, dopo le esperienze come dipendente.
“Lavorando all’esterno, usavo il garage di mio nonno come magazzino – racconta Beretta -. Ogni sera, prima di tornare a casa, immagazzinavo la mia attrezzatura e preparavo il necessario per il giorno dopo. I ladri sono passati attraverso il boschetto dietro la casa, tagliando tutta la recinzione, hanno rotto le serrature del garage e sono riusciti a portare via tutto. Purtroppo la zona non ha telecamere o altri sistemi di sicurezza perché è residenziale, non ci saremmo mai aspettati una cosa del genere”.
Il giovane evidenzia come questo fenomeno purtroppo non sia isolato: “Ho scoperto proprio oggi che a un altro artigiano che seguivo, nel torinese, hanno sfondato il muro di confine del terreno, sono entrati dal buco creato nel muro e hanno portato via tutto”.
La stima dei danni è davvero importante: “Si parla di circa 11mila euro di macchinari sottratti, che purtroppo non erano ancora assicurati perché ho aperto la mia attività a fine settembre ed ho iniziato effettivamente a lavorare da novembre. Erano tutti i macchinari che avevo comprato piano piano negli anni: quando ero dipendente, ogni anno mi compravo un attrezzo diverso e facevo le mie cose per hobby. Nella mia esperienza ho conosciuto tanti fabbri che stavano andando in pensione, loro mi hanno spronato ad intraprendere questo percorso dandomi consigli e aiuto. Infatti una cosa che sto apprezzando molto è che tanti artigiani della zona o anche del centro Italia mi stanno scrivendo e mi stanno aiutando come possono“.
“Le forze dell’ordine – spiega – mi hanno detto che ormai è così ovunque e bisogna stare molto attenti, ma oltre a mettere lucchetti e sorvegliare come posso, non ho molte altre possibilità”.
“In questo momento – dice Beretta – non ho grandi idee, anche perché tutti i lavori che avevo preso ho dovuto metterli in stand by; sicuramente alcuni artigiani della zona mi lasceranno utilizzare i loro attrezzi finché non posso permettermene degli altri”.
L’artigiano ha voluto lanciare un importante appello alla sicurezza: “Voglio avvisare tutti gli artigiani della zona di stare molto attenti, perché i ladri hanno fatto un lavoro davvero chirurgico. Sono entrati nella proprietà, hanno tagliato la recinzione e hanno portato via uno ad uno macchinari da 30-40 chili, su una collina di 400 metri con una pendenza incredibile, passando attraverso tre case diverse. Sono sicuro che abbiano percorso quella strada perché, quando sono andato a ritroso nel percorso, sono riuscito a trovare un mio piccolo flessibile, che non ha nessun valore perché non era di marca, mentre tutte le attrezzature di marca sono sparite”.
“Ci tengo a specificare – conclude Beretta – che non arrivo da una famiglia di fabbri o artigiani, la mia è una passione nata da me. Avevo creato tutto pezzo per pezzo, senza prendere spunto da nessuno. Le uniche persone che mi hanno aiutato sono stati gli artigiani negli anni che ho conosciuto nella mia vita e mi hanno insegnato tante cose”.
La speranza è che il giovane artigiano possa presto risollevarsi da questa brutta vicenda e tornare a lavorare – sempre con la passione che lo contraddistingue.
Michele Carenini
Per LeccoNews.news
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